Lunedì scorso, nell’imminenza del terzo anniversario del rapimento in Siria di p. Paolo Dall’Oglio che ricorreva ieri, il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha ricevuto presso la sede del Dicastero una delegazione di esponenti della Chiesa siro-ortodossa impegnati a tenere desta l’attenzione sul dramma dei vescovi e dei sacerdoti rapiti in Siria da tre anni. Lo riferisce un comunicato della Congregazione ripreso dall'agenzia Sir.
Ripetuti appelli del Papa e inviti alla preghiera e alla solidarietà
Durante il colloquio, cui ha presenziato anche mons. Gabriel Quicke, officiale del
Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, “sono state rinnovate le espressioni
di riconoscenza per la vicinanza sin da subito espressa dalla Santa Sede e da Papa
Francesco, attraverso ripetuti appelli e inviti alla preghiera e alla solidarietà.
Insieme – prosegue il comunicato – si è rinnovato l’auspicio che la triste vicenda
dei rapiti possa volgere al termine, ponendo fine ad un crimine barbaro che lede la
dignità umana e nel caso di pastori come i due vescovi rapiti – Mor Gregorios Ibrahim
e Boulos Yazigi – e dei sacerdoti, lascia le comunità cristiane disorientate e prive
di guide sicure”.
Impegno per l'ecumenismo del vescovo siro-ortodosso Gregorios Yohanna Ibrahim
La delegazione ha offerto al card. Sandri, che vi aveva contribuito con uno scritto,
alcune copie del libro “Mor Gregorios Yohanna Ibrahim – Pluralism, Dialogue and Co-Existence,”
contenente testimonianze sul metropolita siro-ortodosso di Aleppo e presentato lo
scorso maggio alla London University. Nel messaggio per la pubblicazione del volume,
il card. Sandri ha auspicato: “Nessuna mano si sia levata per togliere la vita al
nostro fratello, amico e padre”, e ne ha ricordato l’impegno per l’ecumenismo e nella
denuncia delle persecuzioni subite dai cristiani in Medio Oriente ben prima delle
“primavere arabe” e dei conflitti in Siria, Iraq e Libia. (R.P.)
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