2016-07-25 12:34:00

Salvador: annullata legge amnistia. Vescovi: impunità sconfitta


La Conferenza episcopale salvadoregna ha plaudito all'annullamento, da parte della Corte Suprema di Giustizia, della Legge sull'amnistia generale varata nel 1993: una decisione - affermano i presuli - che rappresenta il “superamento dell’impunità” e apre il cammino della “riconciliazione” e della “giustizia riparativa” per le vittime del conflitto armato. In una nota, l’episcopato spiega che con la cancellazione della Legge sull'amnistia resta in vigore la Legge di riconciliazione nazionale del 1992, la quale prevedeva il ricorso per crimini contro l'umanità denunciati dalla Commissione della Verità. “Consideriamo - si legge nel comunicato dei vescovi - che la deroga dell'amnistia costituisce una valida opportunità per la riconciliazione della società salvadoregna e per costruire la pace sociale”.

Ascolto e rispetto dei diritti delle vittime
“Si presenta oggi  – si legge nella nota - una grande opportunità perché la società salvadoregna possa guarire le sue profonde ferite e per fare questo è necessaria una giustizia riparativa a favore delle vittime, che siano ascoltate, che siano rispettati i loro diritti, che siano trattate con dignità e che sia chiesto loro perdono”. In questo contesto, l’episcopato chiama le autorità legislative a creare il procedimento giuridico più conveniente per “implementare una giustizia di transizione” che renda possibile una  “vera guarigione del tessuto sociale che sanguina ormai da tanti anni”.

Niente vendette ma verità e perdono
La Conferenza episcopale chiede al popolo salvadoregno di affrontare questa situazione con maturità e serenità. “Anche noi come Chiesa - si legge nella nota - siamo stati vittime di crimini contro l'umanità, ma non chiediamo il carcere per nessuno, solo chiediamo che sia riconosciuta la verità e che si chieda perdono, per donare subito dopo il nostro perdono”. Il comunicato dell’episcopato ribadisce che la sentenza della Corte Suprema di Giustizia non deve essere vista come uno strumento di rivalsa o di vendetta ma come un “momento di giustizia, di misericordia e di perdono.

L’anelito di pace di mons. Romero
​Alla vigilia dell’apertura dell'Anno Santo per il centenario della nascita del Beato mons. Oscar Arnulfo Romero, i vescovi ricordano l’anelito ad una vera pace del popolo salvadoregno e di “tutti i fratelli che per essa hanno versato il proprio sangue”. In effetti, la Chiesa del Salvador ha una lunga lista di sacerdoti, religiosi e religiose che, come mons. Romero e centinaia di uomini e donne, sono stati assassinati durante il conflitto armato e ancora oggi - dopo quasi 25 anni dalla firma degli accordi di pace - sono in attesa di giustizia. (A cura di Alina Tufani Diaz)








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