2016-07-16 10:30:00

Imam di Nizza: è barbarie. Si dimette vicepresidente imam francesi


All'indomani della strage di Nizza, ha annunciato le sue dimissioni il vice-presidente degli imam di Francia, Hocine Drouiche: "Rassegno le mie dimissioni - ha detto - e condanno queste istituzioni (musulmane) incompetenti che non hanno fatto nulla per la pace sociale e continuano a ripetere che non esiste l'estremismo. Ormai non si può più distinguere tra Islam ed islamismo". L’imam ha anche lanciato l'appello perché tutti i musulmani francesi scendano in strada per manifestare contro gli attentati che infangano l’islam. Samuel Bleynie, ha raccolto la testimonianza dell’imam della moschea Ar Rahma di Nizza, Otmane Aissaoui, presidente dell’Unione dei musulmani delle Alpi Marittime:

R. – Nous avons double sentiments, de tristesse et amertume…
Noi abbiamo un duplice sentimento di tristezza e di amarezza. Quello che è successo ci ha toccato moltissimo, ci ha sconvolto: c’erano anche le nostre famiglie alla festa che si stava celebrando sulla Promenade des Anglais. Noi abbiamo dei cari, dei vicini, degli amici che sono morti… Quello che è successo lo deploriamo e lo viviamo molto, molto male. E’ molto duro da superare: è un atto barbarico!

D. – L’Università di al-Azhar ha già condannato quanto avvenuto e ha invitato a restare nell’unità. Quale è l’appello che vuole lanciare?

R. – Dénoncer cet acte barbare, cet acte de terrorisme qui touche notre Pays …
Condannare questo atto barbarico, questo atto terroristico che ha colpito il nostro Paese. Noi saremo molto attenti e combatteremo qualsiasi forma di aggressione che va al di là dell’umano. Inoltre, accanto a tutto questo, il 14 luglio è la Festa dell’unità nazionale e tante persone si sono battute per ottenerla: questo ci ha ricordato la necessità di essere attenti proprio in rapporto a questa unità nazionale. Al di là di quale sia la nostra origine, il colore della nostra pelle, la nostra appartenenza e la nostra religione, la prima cosa che deve primeggiare è la nostra cittadinanza e il nostro vivere insieme. Tutto quello che è successo non può che rafforzare la giustizia del nostro modo di vivere: mantenendo i legami con il mondo, continuando un lavoro interreligioso, un lavoro intercomunitario, un lavoro che aiuti a favorire tutti gli elementi del vivere insieme; ma anche proseguire questa civilizzazione che abbiamo iniziato a costruire insieme attraverso il dialogo reciproco e lo sforzo congiunto di tutte le nostre società.








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