2016-07-15 16:00:00

Nuovo attacco alla Francia: camion sulla folla a Nizza, 84 morti e oltre 200 feriti


Il mondo è ancora sotto shock dopo l’attentato di ieri sera a Nizza, dove un camion ha travolto la folla durante i festeggiamenti per il 14 luglio. L’attentatore, un franco-tunisino di 31 anni, è stato ucciso dalla polizia. In conferenza stampa il procuratore antiterrorismo, Francois Molins, traccia un bilancio, purtroppo ancora provvisorio, delle vittime: 84 i morti, fra i quali 10 minori, bambini e adolescenti; 202 in tutto i feriti, di cui 52 gravissimi e 25 in rianimazione. In serata il premier Manuel Valls ha detto che si tratta di un terrorista indubbiamente legato all'Islam radicale. Il servizio di Debora Donnini:

Il killer di Nizza, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, era noto alle autorità per minacce, furto ed era stato condannato nel marzo corso a 6 mesi per violenze, ma non era mai stato segnalato come un radicalizzato. Ma in serata il premier Manuel Valls ha detto che si tratta indubbiamente di un terrorista legato all'Islam radicale.  Anche per il procuratore, l'attentato di Nizza “corrisponde esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche". Prima, il presidente Hollande aveva parlato di “un nemico che continuerà a colpire tutti i popoli” che hanno come valori essenziali le libertà. Non c’è una rivendicazione ma su Internet  i sostenitori del sedicente Stato islamico inneggiano alla strage. Sulla Promenade des Anglais, ieri sera, un camion bianco si è lanciato tra la folla, andando a zig zag, per uccidere il più possibile, senza distinzioni, adulti e bambini, francesi e stranieri. Ha anche sparato a tre poliziotti che hanno risposto colpendo il camion che poi ha percorso altri 300 metri. Il killer ha beffato i servizi di sicurezza fingendosi un fornitore di gelati. La Tunisia ha aperto un’inchiesta. L’uomo aveva tre figli ed era divorziato. Emergono, intanto, storie di eroismo come quella del motociclista che è morto per aver tentato, invano, di fermare il camion. Sembra che la prima vittima sia stata una donna musulmana madre di 7 figli. Tra gli italiani si parla di tre feriti, di cui due gravi. Ancora in ospedale anche 15 bambini: 3-4 di loro lottano fra la vita e la morte.

 

Il procuratore dell’antiterrorismo francese, Molins ha parlato dunque di attentato in stile jihadista, ma manca ancora una rivendicazione. Sulle novità delle indagini Elvira Ragosta ha raccolto il commento di Gianandrea Gaiani, direttore di analisidifesa.it:

 

Ecco la testimonianza di un sopravvissuto ai fatti di Nizza. L’audio viene del canale francese I Tele’:

"Le camion...
Il camion si è lanciato sulle persone, le ha colpite e le ha schiacciate… Pensavamo che ci sarebbe venuto addosso, ma non sapevamo in che senso sarebbe arrivato e dove sarebbe andato: io sono scappato a destra, mia moglie a sinistra: mia moglie si è salvata soltanto per un metro, altrimenti sarebbe morta. Io ho avuto la fortuna, con mio figlio, di scappare dalla parte giusta. Ma ho visto tante persone schiacciate, colpite, con la testa insanguinata, smembrate….Non è un camioncino: è un tir di 18 tonnellate, un tir lungo 15 metri, che correva a più di 80 chilometri all’ora… Che ha schiacciato tutto quello che incontrava, i pali, gli alberti: tutto! Non ho mai visto niente di simile. Era un camion inarrestabile! Ci sono state persone che si sono attaccate alle portiere per cercare di fermarlo… Ma non ci sono riusciti, perché andava troppo veloce… Alla fine si è fermato, è arrivata la Polizia: abbiamo sentito i colpi di kalashnikov… Da tutte le parti c’era gente che gridava, che scappava in ogni direzione… E noi siamo scappati dalla parte opposta per evitare di essere colpiti dagli spari". 

 

Tra i testimoni dell'attentato anche il giornalista di Tv 2000 Giampiero Spirito, intervistato da Fabio Colagrande:

"C’erano i fuochi d’artificio sulla Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza, dalle 22.00 alle 22.25, uno spettacolo a cui partecipano decine di migliaia di persone. Io penso che ci fosse tutta Nizza, ma anche di più, perché l’arenile e il lungomare erano veramente stipati. Credo che sia successo intorno alle 22.35-22.40, quando l’immensa folla si è spostata, ma a stento, pian piano. Tra l’altro, infatti, sul lungomare c’erano degli spettacoli, dei cantanti che suonavano e, quindi, non tutti si sono diretti verso il centro città: molti sono rimasti lì sul lungomare. Intorno alle undici meno dieci, poco dopo il fatto quindi, io ero in una gelateria con mia moglie, essendo qui in vacanza, e una folla terrorizzata e urlante ha cominciato a correre per le strade ed è entrata anche in gelateria. Io, per non rimanere intrappolato, sono uscito di corsa e ho visto scene di terrore vero: mamme che hanno perso i loro bambini, che li cercavano urlando… E’ stata veramente una scena terribile".








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