2016-07-13 15:40:00

Binario unico: non è il problema. Più soldi a treni locali


La ricchezza della solidarietà

La gente è da ieri in coda per donare sangue. Per dire di quanto si è messo in moto per aiutare gli altri. Tanti giovani che si sono messi in fila. Perchè quelli della Bari Nord sono i treni deghli studenti che vanno a studiare a Bari. Assistiamo ad una corsa per la solidarietà. "Il cuore del Sud è grande come ha detto il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi. "Siamo sgomenti, amarezza infinita, sono vite recise da un attimo all'altro senza sapere perché. Questa gente, laboriosa, si sposta su e giù per i vari comuni del territorio, per lavoro, per affetti, da mattina a sera, perché i paesi non sono lontani". Intanto, la Chiesa italiana ha inviato 200mila euro al vescovo di Andria per la prima emergenza. 

Il Sud dimenticato

"C' è rabbia, afferma Domenico delle Foglie, giornalista pugliese, direttore dell'agenzia di stampa SIR della Chiesa italiana, perchè l'immagine di questo binario privo di tecnologie moderne ci dà l'icona dell'arretratezza del Sud. Ai ritardi di ieri si sono aggiunti i ritardi di oggi. Ritardi nelle ferrovie, nelle strade, per le reti idriche, la banda larga, la sanità. No! I meridionali non meritano questo trattamento". 

Troppi soldi all'alta velocità 

"L'assenza dello Stato è clamorosa, prosegue Domenico Delle Foglie. Ha pensato che l'Alta Velocità potesse ricongiungere il Paese e sanare le distanze. In realtà è stata privilegita la politica e l'economia, collegando in particolare due città, Roma a MIlano, ripeto la politica e l'economia. L'Alta Velocità tra Bari-Napoli, è prevista, ad esempio, tra 20 anni. Nel Sud, i pendolari non protestano. Avremmo il dovere di pretendere dalle nostre classi dirigenti, in primis meridionali, di rispettare questa parte del Paese che vive in difficoltà"

La cura del ferro

"Cinque milioni di persone si spostano ogni giorno sulle ferrovie locali in Italia. Il Paese, spiega Giovanni Giglio, direttore della 'Gazzetta dei Trasporti'', quotidiano on line, ha sempre pagato una certa disaffezione sul trasporto ferroviario. In molte zone i treni erano addirittura visti come intralcio allo sviluppo del territorio". "Negli ultimi tempi, assistiamo tuttavia ad una inversione di tendenza. Oggi ci si muove in treno per studiare ma anche per lavoro e andare in vacanza". 

Il binario unico non è un binario morto 

"Tratte a binario unico sono una presenza costante in tante regioni italiane, anche nel Nord Italia". "Il paradosso è che quel binario unico, , doveva doventare doppio con le più moderne tecnologie di ammodernamento tra poche settimane". "Responsabiklità ce ne sono. Sicuramente burocratiche. Si tratta di lavori appaltati da anni e fermi per le procedure burocratiche per 30 km di linea da rifare. Tecnologie già presenti su altrte tratte della Bari Nord".

L'incidente in Puglia

"Prima di spiegare l'incidente, afferma Silano Spada, esperto di Sistemi di Sicurezza dei Trasporti Ferroviari, bisogna conoscere tutte le realtà di quella linea ferroviaria". "Se c'è solo il blocco telefonico o no. Ma il sistema ferroviario italiano è sicuro. Un indice che lo conferma è la bassa incidentalità per chilometro di linea. Le Ferrovie italiane hanno fatto investimenti importanti anche sulle tratte cosiddette secondarie per aumentare la sicurezza, il Sistema Comando Marcia, che interviene automaticamente e ferma il treno se non vengono rispettati i segnali. Ma, per questo, serve attrezzare la linea per ripetere i segnali all'interno del locomotore, ai macchinisti".

La sicurezza ferroviaria

"Bisogna decidere qual è il livello della sicurezza da impegnare su una linea. L'importante è sapere che è un buon investimento e non importa se la linea è a singolo o doppio binario. Le linee ad Alta VElocità subiscono un'attenzione più elevata per la maggiore velocità dei treni. Per evitare incidenti. Ma questo non vuol dire nulla". "Si può intervenire su linee a singolo o doppio binario. Si può avere la stessa sicurezza. E investire in sicurezza è la cosa migliore che ci sia. In tempi di crisi non posso però dire: faccio manutenzione e non spendo in sicurezza! Perchè il problema non si risolve". 

 

 








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