Nessuna nuova direttiva liturgica a partire dal prossimo Avvento. E’ quanto affermato dal direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, offrendo ai giornalisti “una precisazione a seguito di notizie di stampa circolate dopo una conferenza tenuta a Londra dal cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione del Culto Divino, alcuni giorni fa”. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Il cardinale Sarah, afferma padre Lombardi, “si è sempre preoccupato giustamente della dignità della celebrazione della Messa, in modo da esprimere adeguatamente l’atteggiamento di rispetto e adorazione per il mistero eucaristico”.
Male interpretate le parole del cardinale Sarah
Alcune sue espressioni, prosegue, “sono state tuttavia male interpretate, come se
annunciassero nuove indicazioni difformi da quelle finora date nelle norme liturgiche
e nelle parole del Papa sulla celebrazione verso il popolo e sul rito ordinario della
Messa”. Il direttore della Sala Stampa Vaticana rammenta che nell’Ordinamento Generale
del Messale Romano si stabilisce che "l’altare sia costruito staccato dalla parete,
per potervi facilmente girare intorno e celebrare rivolti verso il popolo, la qual
cosa è conveniente realizzare ovunque sia possibile. L’altare sia poi collocato in
modo da costituire realmente il centro verso il quale spontaneamente converga l’attenzione
dei fedeli”.
Non previste direttive liturgiche a partire dall’Avvento
Per parte sua, riprende padre Lombardi, “Papa Francesco, in occasione della sua visita
al Dicastero del Culto Divino, ha ricordato espressamente che la forma ordinaria
della celebrazione della Messa è quella prevista dal Messale promulgato da Paolo VI,
mentre quella straordinaria, che è stata permessa dal Papa Benedetto XVI
per le finalità e con le modalità da lui spiegate nel Motu Proprio Summorum Pontificum,
non deve prendere il posto di quella ordinaria”. Quindi, dichiara il portavoce
vaticano, “non sono previste nuove direttive liturgiche a partire dal prossimo Avvento,
come qualcuno ha impropriamente dedotto da alcune parole del cardinale Sarah, ed è
meglio evitare di usare la espressione riforma della riforma”, “riferendosi
alla liturgia, dato che talvolta è stata fonte di equivoci”. Tutto ciò, conclude il
direttore della Sala Stampa, “è stato concordemente espresso nel corso di una recente
udienza concessa dal Papa allo stesso cardinale Prefetto della Congregazione del Culto
Divino”.
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