2016-07-12 15:00:00

Filippine: anche in un clima ostile, i vescovi annunciano la verità


“Anche se possono sembrare una voce nel deserto”, i vescovi filippini devono continuare “a svolgere la missione del Signore e ad insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato”, perché  lo scopo “non è quello di vincere, ma di rimanere saldi nella fede”. È l’esortazione con cui il presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp), mons. Socrates B. Villegas, ha aperto il 9 luglio i lavori della sua 113.ma Assemblea plenaria a Manila.

Al centro della sessione l’attuale situazione socio-politica del Paese
Al centro della sessione – riporta l’agenzia Cbcp - l’attuale situazione socio-politica del Paese, dopo la vittoria di Rodrigo Duterte, insediatosi come nuovo Presidente delle Filippine il 30 giugno. Una vittoria segnata, sin dalle prime battute, da attacchi contro l’episcopato - definito “corrotto e ipocrita” - e da diverse provocazioni, come l’idea di introdurre un sistema di “taglie” contro i narcotrafficanti, l’intenzione di imporre il controllo delle nascite e di reintrodurre la pena di morte nel Paese. Alle provocazioni i presuli hanno reagito in queste settimane con compostezza, invocando preghiere per i nuovi governanti e ricordando le ragioni della Chiesa.

Restare saldi nel Signore per difendere la vita e la dignità di ogni persona
Ragioni che essi devono continuare a difendere con coerenza, anche se meno ascoltati che in passato - come dimostra, tra l’altro, l’approvazione della legge sulla salute riproduttiva nel 2012 - ha sottolineato nel suo intervento mons. Villegas, citato dall’agenzia Ucan.  “Noi difenderemo con fermezza la vita e la dignità di ogni persona. Proteggeremo i deboli dal male e i confusi dall’errore. Arriverà anche il momento in cui le persone smetteranno di ascoltare la verità e saranno attirate dai miti”, ma questa traversata del deserto – ha rimarcato - sarà anche un’occasione “di purificazione e preghiera e uno stimolo a rimanere saldi nel Signore e a tornare ai nostri fondamenti. Sarà una prova per capire se siamo pronti al martirio”. Di qui l’esortazione ai confratelli a “proclamare la Parola, ad essere tenaci senza considerazioni di opportunità, a convincere, richiamare e incoraggiare con la pazienza e l’insegnamento”.

In discussione anche il prossimo Congresso mondiale della Misericordia
L’assemblea dei vescovi filippini si conclude oggi, 11 luglio. Oltre alla situazione socio-politica, i presuli hanno discusso delle linee-guida del prossimo biennio e i preparativi del quarto Congresso apostolico mondiale della Misericordia (Wacom) che si terrà a Manila dal 16 al 20 gennaio 2017, dopo la chiusura del Giubileo della Misericordia. (L.Z.)








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