Il progetto di sminamento dell'area di Qasr al-Yahud, che si estende intorno alla riva occidentale del fiume Giordano, all'altezza del luogo che la tradizione identifica come il sito del Battesimo di Gesù, durerà due anni e richiederà l'impiego di risorse finanziarie pari almeno a 4 milioni di dollari. Per questo la Halo Trust, società britannica specializzata a cui sono stati affidati i lavori di bonifica, ha lanciato una sottoscrizione per finanziare il progetto, rivolta in particolare alle Chiese e comunità cristiane sparse in tutto il mondo.
L’area comprende antiche chiese e monasteri
Qasr el-Yahud, a pochi chilometri dalla città di Gerico, si trova nei Territori Palestinesi
occupati da Israele nel 1967, proprio sul confine con la Giordania. L’area comprende
antiche chiese e monasteri finora ritenuti non sicuri per via delle mine disseminate
nella zona al tempo della Guerra dei Sei Giorni (5-10 giugno 1967).
La bonifica permetterà il restauro dei luoghi di culto per i pellegrini
L'area in procinto di essere bonificata si estende su circa 100 ettari. In un primo
momento, la fine dei lavori di sminamento era stata preannunciata per la fine del
2016. La bonifica dei campi minati - sottolineano i responsabili della società nei
comunicati diffusi per lanciare la sottoscrizione – permetterà ai luoghi di culto
presenti nell'area, appartenenti alla Chiesa cattolica, alla Chiesa copta, alla Chiesa
siro-ortodossa e a diverse Chiese ortodosse – di essere restaurati per poter ospitare
liturgie e offrire cura pastorale alle centinaia di migliaia di pellegrini che potrebbero
tornare a visitare il sito.
Celebrare in sicurezza il sacramento del battesimo
A supporto della propria campagna di raccolta fondi, la società specializzata nella
rimozione di mine e ordigni bellici inesplosi rende note anche le espressioni di sostegno
giunte da alcuni capi di Chiese e comunità cristiane, compreso padre Pierbattista
Pizzaballa, già Custode di Terra Santa e da poco nominato Amministratore apostolico
sede vacante del Patriarcato latino di Gerusalemme. “Attendiamo il giorno in cui,
grazie alla Halo, lì saremo in grado di celebrare in sicurezza il sacramento del battesimo”
dice tra l'altro padre Pizzaballa, in una dichiarazione rilasciata quando era ancora
Custode di Terra Santa. (G.V.)
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