Di fronte “alla violenza che raggiunge il suo massimo livello, noi prendiamo forza dalla misericordia infinita di Dio, e siamo chiamati ad affrontare queste gravi sfide con la solidarietà pacifica di tutte le persone di buona volontà”. Lo dice all'agenzia AsiaNews il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc), in occasione della festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di preghiera e digiuno islamico.
Costruire ponti di pace e promuovere riconciliazione
In particolare, il porporato ricorda le vittime della strage compiuta a Dacca, in
Bangladesh, ad opera di terroristi islamici, e afferma che tutta la Chiesa in Asia
è in lutto per l’attentato. “Insieme, come fratelli, dobbiamo promuovere lo spirito
di fratellanza e solidarietà”, sottolinea l’arcivescovo. “Viviamo in un’epoca di grandi
pericoli e grandi opportunità per l’umanità e il mondo – aggiunge - un’epoca che è
anche una grande responsabilità per tutti noi. È indispensabile e urgente che i leader
religiosi, i governi e le comunità lavorino insieme per costruire ponti di pace e
promuovere la riconciliazione”.
Non cedere alla disperazione
Quindi, il porporato esorta a non cedere “alla disperazione, a forze e poteri pericolosi”,
ribadendo che “le dimensioni di questo fenomeno ci fanno inorridire”. “Preghiamo e
lavoriamo per la riconciliazione, la giustizia, la pace e lo sviluppo – continua l’arcivescovo
Gracias - Assicuro che la Chiesa vuole continuare a costruire ponti di amicizia con
i seguaci di tutte le religioni, per cercare il vero bene all’interno di ogni persona
e nella società intera”.
Religioni siano fonti di armonia nella società
“Possa l’amicizia tra cristiani e musulmani – conclude il porporato - ispirare tutti
noi a collaborare nell’affrontare queste sfide, e pertanto garantire che le religioni
possano essere fonti di armonia per il benessere della società e dell’intera famiglia
umana”. (I.P.)
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