2016-07-04 14:30:00

Incontro Ccee sulla famiglia: unire Vangelo e impegno europeo


Una delle sessioni dell’incontro dei segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa tenutosi a Berlino è stata dedicata alla solidarietà con le famiglie alla luce dell’esortazione Amoris laetitia. A introdurre il tema - riferisce l'agenzia Sir - è stato l’arcivescovo di Berlino, mons. Heiner Koch, il quale ha raccontato la sua esperienza personale come partecipante all’ultimo Sinodo sulla famiglia (ottobre 2015).

Far comprendere il significato della sacramentalità del matrimonio
Nella comunità cattolica di Berlino (400mila fedeli su una popolazione di 4 milioni di abitanti) la “sfida maggiore è quella di fare comprendere a una popolazione che non si sente interpellata dal fenomeno religioso il significato della sacramentalità del matrimonio”. Successivamente, il segretario del Ccee ha presentato un breve rapporto su quanto le diverse conferenze episcopali stanno realizzando per applicare le indicazioni presenti nell’esortazione di Papa Francesco. 

La sinodalità permette di preservare l’unità nella Chiesa
Quindi il nunzio apostolico in Germania, l’arcivescovo Nikola Eterović, già segretario generale del Sinodo, si è soffermato sulla prassi della sinodalità (il “camminare insieme”) nella Chiesa. La sinodalità è “allo stesso tempo un’attitudine e una prassi ecclesiale, resa concreta attraverso la struttura del Sinodo dei vescovi”. È “una dimensione della vita ecclesiale che permette di preservare l’unità nella Chiesa pur nelle sue diversità di espressioni e risposte pastorali”.

Card. Marx: unire il Vangelo e il nostro impegno per l’Europa
“Abbiamo bisogno di un rinnovamento dell’evangelizzazione”, ha dichiarato dal canto suo il card. Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca e presidente della Comece, presiedendo l’eucarestia con i segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa. “Per questo è necessario – secondo Marx – unire il Vangelo e il nostro impegno per l’Europa. Il Vangelo è, infatti, il messaggio centrale per il continente europeo. Non possiamo capire l’Europa senza la nostra fede, il Vangelo, e non possiamo comprendere la Chiesa senza la storia della libertà che abbiamo sperimentato in questo continente”. Secondo il cardinale la via della Chiesa non è una “riconquista o un castello che deve essere difeso. Il cammino della Chiesa è la missione di incoraggiare e guidare le persone a una gestione responsabile del dono della libertà”. Nella mattina di venerdì 1° luglio è stato affrontato, a Berlino, il tema della solidarietà nei confronti dei migranti e rifugiati, quella espressa nelle numerose esperienze di accoglienza e d’integrazione promosse dalla Chiesa, ma anche nelle sue implicazioni nei rapporti con gli Stati.

Affrontati anche i rapporti Ccee e Comece
​Come testimonianza di questo “camminare insieme”, la discussione è poi proseguita sabato 2 luglio con i rapporti del Ccee e della Comece, i due organismi ecclesiali europei preposti alla comunione tra l’episcopato del continente, e gli interventi di quattro segretari generali che hanno declinato il tema della solidarietà tra le conferenze episcopali “mostrando – riferisce il Ccee – come le gioie, le sofferenze e le speranze delle une siano d’interesse e di responsabilità anche delle altre conferenze episcopali”. I lavori si sono conclusi ieri con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Koch nella cattedrale di Berlino. (R.P.)








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