2016-06-28 12:56:00

Confartigianato: troppa burocrazia frena lo sviluppo


L'impatto della Brexit provocherà per le piccole imprese un calo delle esportazioni verso il Regno Unito per 727 milioni di euro. Lo rileva il centro studi di Confartigianato, che, in occasione dell’assemblea annuale, ha messo in luce il peso della burocrazia: solo per gli adempimenti fiscali servono 269 ore l'anno. Intervistato da Alessandro Guarasci, il presidente dell’organizzazione Giorgio Merletti chiede di ripartire dagli artigiani per lo sviluppo:

R. – Sull’artigianalità, coinvolgendo i giovani, credo che siano delle buone basi dalle quali ripartire. Partiamo dall’isola che c’è e non da quella che vorremmo ci fosse.

D. – Lei ha parlato di troppa burocrazia: come risolverla? Soprattutto dal governo cosa si aspetta?

R. – Io mi ricordo quando ero sindaco, cosa ci fosse dietro ad ogni passaggio burocratico : c’è una persona che timbra, che firma, che rilascia un permesso. Io mi rendo conto che è un problema, perché vuol dire liberare posti di lavoro… Lo so che è difficile da dire. Però dietro ogni passaggio burocratico normalmente c’è dell’occupazione. Resta da capire: creiamo burocrazia per creare posti di lavoro? Fino ad un certo punto il gioco regge, dopo un po’ però salta!

D. – Quando siete disposti a puntare sull’innovazione?

R. – Noi puntiamo già sull’innovazione. Se noi non avessi puntato sull’innovazione, saremmo già morti...

D. – L’apertura all’internazionalizzazione è fondamentale anche per voi?

R. – Sì. Il passaggio che è stato fatto del cambio dell’Ice in agenzia ha funzionato, ed è diventato uno strumento utile per mandare anche le piccole imprese verso l’estero. Cosa che stiamo facendo con i nostri prodotti ovviamente, che sono sicuramente ben accettati. Certo, bisogna puntare sulla qualità, che ha alti valori aggiunti e che probabilmente non tutti si possono permettere. Però dove c’è, il mercato c’è, noi ci siamo.

 

 

 

 

 








All the contents on this site are copyrighted ©.