2016-06-21 07:50:00

Usa: Senato blocca legge su restrizioni armi


Stati Uniti. Muro contro muro fra democratici e repubblicani. A otto giorni dalla strage in un locale di Orlando, il Senato americano ha infatti sbarrato la strada alle 4 proposte di legge per aumentare le misure di controllo sulla detenzione di armi. Intanto, l’Fbi rende noti alcuni particolari dell’attentatore del ‘Pulse’. Il servizio di Valentina Onori

Nemmeno la strage di Orlando è riuscita a sensibilizzare il Senato americano che ha respinto la proposta di legge con la quale sarebbero stati incrementati i controlli per la detenzione di armi. Con un leggero scarto, non si è raggiunta la soglia dei 60 voti necessari a far proseguire l’iter. Tra le proposte, la verifica della salute mentale degli acquirenti e l’allerta immediata alle forze dell’ordine per chi acquista un’arma ed è inserito in una lista di sospetti terroristi da 5 anni. Un Senato, dunque, ancora diviso che riflette le tensioni politiche sul dibattito delle armi. Non si fermano intanto le indagini sull’attentato al ‘Pulse’ dell’11 giugno. L’Fbi rende noto il contenuto delle telefonate fatte dall’attentatore Mateen, mentre teneva in ostaggio decine di persone nel locale: parlando con la polizia, si era definito un “soldato islamico”, chiedendo di interrompere i bombardamenti in Siria e Iraq e spiegando che quella era la ragione del suo gesto. L’allerta nel paese resta massima. A Las Vegas, durante un evento elettorale di Donald Trump, un ventenne di nazionalità britannica è stato arrestato perché tentava di rubare la pistola a un poliziotto. “E’ il modo più semplice per sparare a Trump” avrebbe detto il giovane bloccato dalla polizia.








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