2016-06-21 10:08:00

Card. Parolin: le religioni fondamentali per la pace in Ucraina


“Nulla giustifica per il credente l’odiare, il calunniare, il respingere il fratello. Tanto meno lo giustifica il riferimento a Dio”. E’ uno dei passaggi centrali del discorso del cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, al Consiglio Panucraino delle Chiese a Kiev. Durante il viaggio, chiusosi ieri sera, il porporato ha ricordato come nel corso dei secoli eventi drammatici abbiano caratterizzato la vita del popolo ucraino. Alessandro De Carolis:

Le religioni hanno un ruolo fondamentale nel riportare la pace, soprattutto in Ucraina, martoriata dalla guerra. Il cardinale Parolin dice che “in questo momento di pesante difficoltà, aggravato dal peso di una crisi istituzionale, economica e morale che suscita diffuse sofferenze, noi comunità religiose siamo chiamate ad una responsabilità senza precedenti”. Per il porporato, dunque, è arrivato il momento per tutti di assumersi le proprie responsabilità. “Non saranno infatti né la politica né le ricchezze, né le contese reciproche a renderci credibili discepoli del Creatore - dice - ma lo spirito di servizio e la credibilità che viene dalla mancanza di secondi fini che non siano il bene di tutti”.

In sostanza, per il cardinale Parolin, bisogna ritrovare l’unità per far uscire il paese dalla difficile condizione in cui è precipitato. “La cultura cristiana, profondamente radicata in questa vostra terra - evidenzia il cardinale Parolin - potrà essere di ispirazione ai vostri giovani, molti dei quali sono noti per l’onestà e la generosità delle loro intenzioni, per il desiderio di giustizia, per la lotta contro la corruzione, il sopruso istituzionale, la mancanza di opportunità se non a prezzo del servilismo”. Ed ancora: “I vostri giovani vogliono onestà, coerenza, rispetto reciproco e vogliono vederlo soprattutto in noi e tra noi”, doti fondamentale per salvare l’Ucraina. Insomma, non si può e non si deve vivere secondo gli schemi del passato, secondo le vecchie “opposizioni”.

Il  Papa “è al vostro fianco – afferma il cardinale - testimone tra testimoni che solo l’amore misericordioso salva ed apre al futuro. Tutta la Chiesa cattolica, rappresentata simbolicamente da quanti hanno contribuito alla colletta, che Papa Francesco ha recentemente indetto per soccorrere le vittime della guerra nell’Ucraina orientale, vuole porre gesti concreti, segni profetici di attenzione alla persona umana. Popoli interi cercano vie che ci conducano alla vera libertà… Dio ci aiuti a rispondere alle loro attese”.








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