2016-06-20 07:32:00

Ballottaggi: M5S vince a Roma e a Torino. Sala sindaco di Milano


Ai ballottaggi delle amministrative in Italia netta affermazione del Movimento 5 Stelle in 19 comuni, tra cui a Roma e Torino.  Il centrosinistra perde la guida di molte città capoluogo conquistate nella precedente tornata elettorale. Affluenza in calo rispetto a due settimane fa. Ha votato il 50,54% degli aventi diritto rispetto al 59,94% del primo turno. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il Movimento 5 Stelle trionfa a Roma con Virginia Raggi, la prima donna sindaco della capitale, e a Torino con Chiara Appendino che riesce a rimontare il distacco del primo turno conquistando il 54,6% dei voti. Virginia Raggi, che ha ottenuto il 67,2% dei consensi, parla di risultato storico:

“E’ veramente un risultato storico. Il nostro compito grande sarà quello di portare tutti i romani a lavorare per Roma. Tutti insieme. E’ questo il cambiamento che vogliamo fare”.

Il Pd, che ammette la sconfitta “senza attenuanti” a Roma e a Torino, vince  a Bologna con il riconfermato Virginio Merola e a Milano con Giuseppe Sala che, tra gli obiettivi, indica quello di rendere il capoluogo lombardo più bello e attrattivo:

“La cosa veramente gratificante è sentirsi portatori di una speranza. Le periferie saranno la nostra ossessione da domani mattina”.

Il centrodestra, tra i capoluoghi di regione, riesce a vincere solo a Trieste con Roberto Dipiazza. Nessuna sorpresa infine a Napoli dove Luigi De Magistris conquista il secondo mandato. 

Per un commento al risultato delle comunali abbiamo raggiunto Francesco Bonini politologo e rettore dell’università Lumsa di Roma. L'intervista è di Giancarlo La Vella:

R. – Credo che la chiave di lettura sia quella del cambiamento che si svolge in molteplici direzioni; questo è il fatto che emerge da questo lungo giro d’Italia. Gli elettori chiedono di cambiare e si rivolgono volta per volta, localmente, all’alternativa che viene loro proposta. Ovviamente spiccano le prestazioni del Movimento cinque stelle, ma ci sono in giro per i capoluoghi italiani molti elementi di cambiamenti che a volte premiano il Pd e, il più delle volte, i competitori del Partito democratico in quest’Italia ormai tripolare.

D. - A proposito del Movimento cinque stelle, spiccano le affermazioni a Roma e a Torino, dove c’era stato un sindaco del Pd, Fassino, che non aveva certo deluso …

R. - Certamente. Comunque, sia a Roma che a Torino, si vede molto chiaramente la pressione “dal basso”, cioè della periferie, da coloro che si sentono in qualche modo esclusi da rapidissimi processi di ristrutturazione, che sono in atto e che certamente lasciano ai margini molta gente, non soltanto i più poveri o i più marginali, ma gran parte di quello che un tempo si chiamava ceto medio, ovvero la gran parte di tutti noi, e che in questo momento si pone dei seri interrogativi non solo sul futuro, ma anche sul presente.

D. - Per quanto il premier Renzi abbia sempre rifiutato una lettura politica di queste amministrative, c’è comunque un messaggio al governo da questo risultato?

R. - Certo, il messaggio rivolto al governo è questo: bisogna governare e bisogna lavorare bene. Non è più il tempo degli slogan o delle scommesse; questo vale per il governo, per le amministrazioni comunali e per coloro che sono stati investiti di portare avanti il cambiamento. Occorre farsi carico del governo a tutti i livelli. Questo è molto difficile, ma è veramente la priorità per il nostro Paese.








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