2016-06-18 08:09:00

Le truppe irachene riconquistano Falluja. Sacche di resistenza dell’Is


Le truppe governative irachene hanno ripreso il controllo del centro della città Falluja, strappandola alla stato islamico che la occupava due anni e mezzo. Si combatte tuttavia ancora in diversi quartieri e si teme per la sorte di 50.000 persone  all'interno dell'abitato e dei circa 40.000 sfollati. Il servizio di Marco Guerra:

La bandiera dell’Iraq è stata issata sugli edifici che ospitano la sede del governatore e il municipio. “La liberazione del complesso governativo simboleggia la restaurazione dell'autorità dello Stato”, ha detto il comandante della polizia federale, generale Raed Jawdat. Concetto ribadito dal premier iracheno  al-Abadi che ha parlato anche di sacche di resistenza  che “devono essere bonificate” e ha avvertito che la prossima battaglia sarà per riprendere Mosul. Le truppe governative sono state sostenute da raid della Coalizione internazionale a guida Usa e ora sono impegnante nel disinnescare le cariche esplosive disseminate dai jihadisti, mentre i combattimenti che continuano in diversi quartieri. Si teme quindi per i 50mila civili che non hanno potuto lasciare la città. E l’allarme sale anche per la possibilità di vendette nei confronti della popolazione sunnita di Falluja che è sempre stata ostile alle autorità di Baghdad.

Siria: nuove pressioni su Assad

Molto più incerta resta la situazione sul fronte siriano. Al livello diplomatico si registrano nuove pressioni sul governo di Damasco. Assad sarà rimosso con la forza se dovessero fallire i colloqui di pace ha detto il ministro degli Esteri saudita, dopo un incontro alla Casa bianca. Anche 51 diplomatici americani chiedono più fermezza nei confronti del presidente siriano. Obama però ha ribadito il suo ‘no’ ad una soluzione militare che porti ad un nuovo governo in Siria e si è detto concentrato sulla minaccia del califfato. 








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