2016-06-17 18:30:00

Fiori su Leonessa



Rievocazioni storiche, spettacoli di fuoco, musici, giullari e ricette rinascimentali da gustare nelle caratteristiche taverne. Il tutto animato dall’accesa rivalità fra i Sesti, le sei contrade che compongono Leonessa, il borgo nel reatino fondato nel 1278 da Carlo d’Angiò. Dal 24 al 29 giugno il paese apre le sue porte per la ventesima edizione dell’era moderna del “Palio del Velluto”, una tradizione che affonda le sue radici nel lontano 1464 e che per 114 anni stimolò a tal punto l’antagonismo fra gli abitanti del posto da costringere Margherita d’Austria – la figlia di Carlo V a cui la manifestazione è dedicata – a sospenderlo. Leonessa è una sorta di piccola Siena nel cuore del Lazio che ogni anno in cui ogni anno torna l’appassionata competizione per la conquista del Palio. Così anche quest’anno i Sesti di Corno, Forcamelone, Poggio, Croce, Terzone e Torre si sfideranno nei caratteristici giochi della “palla grossa”, della “gara del pane” e della “giostra del velluto” per la conquista dell’antico stendardo che per un anno intero sarà esibito dalla contrada vincitrice.


 
Leonessa ha un impianto urbanistico di origine medievale e ha mantenuto intatti monumenti di grande interesse. E’ il caso della Fontana Farnesiana, risalente al XVI Secolo, o ancora della Chiesa di Santa Maria della Visitazione, con la sua splendida cappella affrescata, e di quella di San Matteo. Situata a mille metri di altitudine, in un’ampia conca all’interno degli Appennini al confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo, Leonessa offre inoltre agli appassionati delle gite all’aria aperta la possibilità di effettuare splendide escursioni nel complesso del Terminillo.
 

Per parlare di tutto ciò e altro ancora, ai nostri microfoni, il sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini.
 








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