2016-06-17 16:37:00

Card. Re al Congresso eucaristico nazionale in Argentina


“Ci sono stati periodi oscuri e dolorosi, con problemi e divisioni tra fratelli, pagine tristi e tragiche che hanno causato una profonda e amara sofferenza  a tanti, le cui ferite sono ancora aperte”. Queste le parole del card. Giovanni Battista Re, legato pontificio per il IX Congresso Eucaristico Nazionale argentino, inaugurato, ieri sera, nella città di Tucumán. Nel suo discorso durante la cerimonia di benvenuto, il rappresentante del Papa ha evidenziato la felice coincidenza dell’evento religioso con la celebrazione del Bicentenario dell’Indipendenza perché “questi due secoli sono stati segnati dalla profondità della fede e dei valori morali e spirituali dell’Argentina dove il Vangelo è stato forza e ispirazione per la Patria”.

Valori umani e cristiani saldi per guardare al futuro con speranza
“L’Argentina ha bisogno di una vera riconciliazione con giustizia, perdono, serenità e pace” ha detto il card. Re che ha lanciato un appello – come lo stesso Papa Francesco ha ripetuto più volte - a rafforzare la cultura del dialogo, dell’incontro, della solidarietà e dell’onestà. Il porporato ha riconosciuto i grandi passi che la Chiesa argentina ha fatto negli ultimi anni nell’ambito dell’evangelizzazione e della promozione umana e sociale. “Incoraggiato dai valori umani e cristiani – ha affermato - il popolo argentino potrà guardare al futuro con speranza e con fiducia” nella costruzione di una società moderna, forte e unita. “Questo anelito - ha aggiunto - può avverarsi solo se percorriamo insieme la via della solidarietà, mettendo al centro la persona umana e guardando con attenzione ai più poveri”.

La forte presenza spirituale del Papa nel Congresso
Il card. Re ha ringraziato per l’accoglienza del popolo argentino come rappresentante di Papa Francesco. “Lui, con il suo esempio ed il suo insegnamento - ha detto il porporato -  sta guidando la Chiesa per le vie del Vangelo attraverso il suo ammirevole impegno che tanto entusiasmo ha risvegliato nella Chiesa e nel mondo intero”. Il cardinale ha rassicurato sulla vicinanza spirituale del Papa a San Miguel de Tucumán, “perché conosciamo bene - ha detto - il suo amore per l’Eucarestia e per l’Argentina”.  Il Legato pontificio ha ricordato che l’Eucarestia fa parte del patrimonio degli argentini e pertanto, questi giorni del Congresso saranno espressione di una grande devozione ed anche della manifestazione pubblica di una fede cristiana ancorata nella vita quotidiana e capace di sostenere le sfide del nostro tempo. 

Oltre 30 mila tra congressisti e pellegrini
“Gesù Cristo, Signore della storia, abbiamo bisogno di te” è il tema dell’undicesima edizione del Congresso Eucaristico Nazionale che ha radunato, nella città settentrionale di Tucumàn, oltre 30mila persone tra congressisti e pellegrini che potranno partecipare alle diverse attività religiose e culturali, oltre alle celebrazione previste nell’Ippodromo di Tucumán, per le quali si attende un gran numero di fedeli. Durante il Congresso, si terranno tavole rotonde e seminari dedicati ai diversi ambiti pastorali: famiglia, pastorale sociale, pastorale penitenziaria, salute, missione, giovani, ecc. Le catechesi e le celebrazioni sono state divise secondo i temi di riflessione: “L’Eucaristia e la Chiesa nella storia della patria”; “Eucarestia e Misericordia. Giubileo della Misericordia”; “Eucarestia e Maria, Gioia del Vangelo, Pietà Popolare”; e infine,  “Eucarestia fonte della Missione verso il III Centenario”.  La Messa di chiusura del Congresso sarà presieduta dal Card. Re e concelebrata dai vescovi argentini. Per questa celebrazione è prevista la partecipazione del Presidente della Repubblica, Maurizio Macri e di alcune personalità della vita politica, sociale e religiosa del Paese. (A cura di Alina Tufani).

 








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