2016-06-16 19:52:00

La radioterapia interventistica e le nuove opportunità in materia di trattamento dei tumori


Il mese scorso presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli si è svolto un evento dedicato alla Radioterapia Interventistica spesso conosciuta come brachiterapia. L’evento ha trattato diversi campi di applicazione di questa modalità terapeutica concludendosi con un corso dedicato al trattamento dei tumori della testa e del collo, l’Interdisciplinary Teaching Course on Head and Neck Brachytherapy. Durante l’evento è stata inaugurata la Scuola Internazionale di Radioterapia Interventistica diretta dal Professor Vincenzo Valentini. Direttore del Polo Oncologia e Ematologia e del Centro di Radioterapia Gemelli ART del Policlinico Agostino Gemelli, già Presidente della Società Europea di Radioterapia Oncologica (ESTRO), con coordinamento didattico affidato al prof.George Kovács dell’Università di Lubecca, centro di riferimento internazionale per questa terapia.

La radioterapia vede tre modalità principali di applicazione. La radioterapia a fasci esterni, che utilizza apparecchiature che indirizzano sul tumore le radiazioni prodotte all’esterno del paziente , la radioterapia metabolica che usa radiofarmaci che legandosi al metabolismo delle cellule tumorali ne determina la morte rossa  e la Radioterapia interventistica. Quest’ultima tecnica chiamata in passato anche curieterapia o brachiterapia è stata tra le prime applicazioni terapeutiche non chirurgiche in campo oncologico: agli inizi del XX secolo rappresentava la principale modalità  di trattamento oncologico con conservazione d’organo per molte neoplasie allora molte diffuse (neoplasie dell’utero, della testa e collo, della cute). Attraverso l’uso di applicatori anatomici e cateteri posti a contatto o all’interno del tumore, viene proiettata una sorgente radioattiva con lo scopo di distruggere le cellule maligne. Recentemente, le importanti innovazioni legate all’imaging computerizzato e alla miniaturzzazoione delel sorgenti radioattive hanno permesso di migliorare i risultati clinici. E’ adesso possibile modulare l’intensità della dose punto per punto, favorendo la somministrazione di alte dosi di radiazioni al tumore, distruggendolo, e risparmiando gli organi sani vicini con una precisione millimetrica.

Ne parlano ai nostri microfoni lo stesso Professor Vincenzo Valentini, insieme col Dottor Luca Tagliaferri, Oncologo Radioterapista, Dottore di Ricerca in Radioterapia Interventistica e membro della commissione di Radioterapia Interventisitica per i tumori della testa e del collo della Società Europea di Radioterapia Oncologica (ESTRO)

 

 








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