2016-06-15 18:30:00

Scuola: costi standard per dare libera scelta alle famiglie


Introdurre un sistema di finanziamento per la scuola con dei costi standard per allievo. È la proposta degli autori del libro, “Il diritto di apprendere”, presentato all’università La Sapienza di Roma. Una proposta innovativa quella contenuta nel volume, che attraverso dati e simulazioni, punta a istituire dei parametri fissi in modo da incentivare la libera scelta delle famiglie in materia di educazione. Il servizio di Daniele Gargagliano:

Superare gli stereotipi sulle scuole paritarie, iscritte a pieno titolo nel sistema scolastico italiano. Non nasce da una difesa di parte, la proposta degli autori del libro “Il diritto di apprendere”, ma dalla necessità di ridefinire l’universo scuola a partire dal modo in cui viene finanziato grazie alla definizione di  precisi costi standard di sostenibilità per ogni studente, una procedura già in vigore in diversi Paesi europei, che potrebbe garantire maggiore libertà per le famiglie nella scelta tra scuole statali e istituti paritari, a oggi bisogna ricordare che le risorse destinate alle statali toccano i 51 miliardi di euro contro i 500 milioni destinati alle paritarie. Secondo gli autori del dossier, sarà possibile risparmiare sino a 17 miliardi di euro e il costo medio per ogni studente italiano passerebbe da 7.063 a circa 4.000 euro, risorse da destinare a nuovi investimenti nel settore, grazie anche al controllo dei bilanci delle scuole, senza alzare le tasse, ma gestendole meglio. Dal tavolo è emersa in generale la necessità di ridefinire il sistema scolastico italiano, al 47° posto nell’aerea Ocse dopo la Grecia per libertà di scelta scolastica, attraverso l’incontro tra associazioni, sindacati e Ministero, per mettere al centro di una buona scuola studenti e famiglie.

Sullo stato di salute del sistema scolastico italiano e sulla proposta rilanciata durante l'incontro, l'intervista a Suor Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell'Istituto di cultura e lingue Marcelline, esperta in politiche scolastiche, e co-autore del volume.

Sulla novità del metodo introdotto dallo studio in questione, il commento di Marco Grumo, docente dell'Università Cattolica di Milano, e co-autore del libro.

 








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