2016-06-11 08:15:00

Iraq e Siria: emergenza umanitaria tra sfollati e città assediate


In Siria e Iraq non si attenua il disastro umanitario dovuto alla lunga guerra civile. Oltre mezzo milione di sfollati fuggiti da Mosul sopravvive con grandi difficoltà; condizioni di vita ulteriormente deteriorate anche in Siria con le emergenze alimentari di Aleppo e Daraya, mentre diverse Ong rivolgono un appello all’Onu per far cessare le detenzioni arbitrarie e le violazioni dei diritti umani a danno delle persone detenute illegittimamente  sia dal governo di Damasco sia dalle sigle terroristiche. Sentiamo Marco Guerra:

A due anni dalla presa di Mosul da parte dello Stato Islamico, oltre mezzo milione di persone sono ancora lontane dalle proprie case e si registrano nuovi spostamenti forzati a seguito delle operazioni militari di questi giorni nel nord e nel sudest della seconda città irachena. È quanto rileva l'Unhcr indicando la disoccupazione come principale problema che attanaglia le famiglie sradicate dalle proprie abitazioni; in Iraq circa il 10 percento della popolazione è stato costretto a lasciare le proprie case. Sempre a Mosul si segnalano nuove barbarie. I jihadisti hanno lapidato a morte una donna accusata di adulterio. Solo quattro giorni prima, 19 donne curde erano state bruciate vive per essersi rifiutate di diventare schiave sessuali. Non va meglio in Siria: Stati Uniti e Francia accusano Assad  di aver bombardato la città di Daraya, poche ore dopo l'arrivo degli aiuti dell'Onu. Il programma alimentare mondiale ha lanciato razioni alimentari anche per il 100mila civili intrappolati a Deyr az Zor, posta sotto assedio dall’Is. E ad Aleppo l’arcidiocesi siro-ortodossa sta offrendo i pasti alle famiglie musulmane più indigenti  che stanno osservando il Ramadan. Intanto numerose Ong hanno rivolto un appello al Consiglio Onu per i Diritti Umani per gli oltre 10mila prigionieri del regime privi di cure e sotto tortura. Segnalate violenze anche sui militari siriani catturati dai ribelli. Infine, secondo fonti di stampa irachene, il leader dello Stato islamico, l'autoproclamato 'califfo' al-Baghdadi, sarebbe rimasto ferito in un bombardamento della Coalizione internazionale lungo il confine tra Siria e Iraq. Già a marzo dello scorso anno si era diffusa la notizia di un ferimento di al-Baghdadi, mai confermata ufficialmente.








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