Il card. Willem Eijk, arcivescovo di Utrecht e presidente dei vescovi olandesi, ha preso posizione circa l’ipotesi del Ministro della salute Edith Schippers di rendere giuridicamente possibile la creazione di embrioni a scopo di ricerca.
Non si può violare il principio della dignità della persona umana
“La vita di un essere umano non può essere sacrificata per il benefici o il benessere
fisico di altri”, scrive il cardinale, come referente per le questioni medico-etiche
della Conferenza episcopale olandese in un contributo pubblicato su www.katholieknieuwsblad.nl
e ripreso dall’agenzia Sir. La Chiesa cattolica guarda “molto positivamente alla ricerca
scientifica che produce la scoperta di nuove terapie”, ma questo non deve violare
il principio della “dignità della persona che deve essere riconosciuta in ogni essere
umano dal concepimento alla morte naturale”. Scrive il cardinale che gli insegnamenti
della Chiesa “in questo ambito sono spesso dipinti come negativi” a motivo dei “no”
che la Chiesa dice.
La Chiesa chiede che gli embrioni non siano sacrificati alla ricerca
La dottrina della Chiesa “vuole solo che gli embrioni non siano sacrificati alla ricerca
ma siano rispettati come persone umane. Questo significa ‘sì’ alla vita umana e ‘no’
alla violazione della sua dignità”. Se già la legge del 2002 costituiva una violazione
della dignità fondamentale poiché permetteva in particolari casi l’uso degli embrioni
soprannumerari per la ricerca, “la creazione di embrioni a specifico scopo di ricerca
sarebbe violazione ancora più grave perché ne comporterebbe la creazione ad uso deliberato
della ricerca”. (L.Z.)
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