2016-06-06 14:30:00

Concluso a Trento il Festival dell'economia sul tema della crescita


5 ministri, 2 banchieri centrali, un premio nobel e un panel di relatori, provenienti anche dalle più prestigiose università del mondo, per un totale di 273 esperti che hanno animato 111 incontri, 382 giornalisti accreditati, e 4 milioni le connessioni al sito ufficiale del Festival. Sono questi  alcuni dei numeri che hanno caratterizzato l’11.mo Festival dell’Economia che si è concluso ieri a Trento. L’evento, iniziato lo scorso giovedì, sul tema “I luoghi della crescita" è promosso dalla Provincia autonoma di Trento, e progettato dagli Editori Laterza in collaborazione con il Gruppo 24 Ore.

Il tema delle povertà economiche
Tanti gli argomenti affrontati in queste giornate, tra cui quello delle povertà economiche di cui soffre una famiglia su dieci in Italia e dove si evince che spesso il reddito da lavoro da solo a volte non riesce a garantire l’accesso ai beni di prima necessità. Molte volte la povertà economica si va a collegare anche alla povertà educative. In Italia, un minore su quattro non solo non raggiunge i livelli minimi di competenze in matematica: solo uno su cinque in lettura, attestandosi su percentuali tra le più alte in Europa, ma non ha neanche le opportunità di accedere alla cultura, allo sport, alla lettura e a Internet.

Presidente provincia di Trento: un Festival ricco di stimoli e attualità
Tra gli ospiti più attesi del festival è stato sicuramente il premio Nobel l’economista statunitense Michael Spence "La situazione globale sembra stabile ma in effetti è insostenibile - ha spiegato Spence, sottolineando però che ci sono differenze fra Paese e Paese. La transizione non sarà facile per nessuno e fattori come l'urbanizzazione "spinta" e l'avvento delle tecnologie robotizzate, complicheranno le cose, cancellando molti posti di lavoro nel manifatturiero. L'Europa avrà tante più chance quanto più saprà armonizzare i propri sistemi finanziari e fiscali”. Per quanto riguarda la mobilità, secondo Spence, l'Italia deve frenare la fuga dei propri cervelli, ma deve anche andare orgogliosa delle politiche di accoglienza poste in atto nei confronti dei migranti e delle tante vite salvate finora. Grande la soddisfazione per questa edizione da parte degli organizzatori. "E' stato un festival ricco di stimoli e di attualità.- ha detto a conclusione il presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi - Siamo riusciti ad inserire anche temi che ci riguardano, relativi alla nostra Autonomia, che ci consente fra le altre cose di organizzare questo Festival". (A cura di Marina Tomarro)








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