“I migranti ci chiamano alla misericordia”: questo il tema con il quale la Chiesa del Paraguay celebra, in questi giorni, la 25.ma “Settimana del migrante e del rifugiato”. L’iniziativa si concluderà domenica 5 giugno, con la “Giornata nazionale del migrante”, che prevede una Messa solenne nella Cattedrale di Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé, Patrona del Paese.
Vivere la solidarietà nei confronti di migranti e rifugiati
La domanda che sta al cuore dell’avvenimento, spiega
una nota della Conferenza episcopale paraguaiana (Cep) citata dall’agenzia Fides,
è una sola: “Perché migrano i nostri fratelli?”. A 25 anni dalla prima edizione della
Settimana, celebrata nel 1991, “la domanda continua a sussistere e la risposta è sempre:
per necessità”. Per questo, celebrare la Settimana e la Giornata del migrante significa
“vivere la solidarietà e l’impegno nei confronti dei fratelli stranieri che vivono
in Paraguay”, così come di tutti i paraguaiani che abitano in altre parti del mondo,
i rifugiati ed i connazionali che migrano “di città in città”.
Chiesa sia accogliente e misericordiosa verso i bisognosi
“In questo Anno Santo della misericordia – conclude
la Cep – siamo invitati da Papa Francesco ad essere misericordiosi come Chiesa di
origine, di transito, di destinazione e di accoglienza, di chi parte come di chi arriva,
e soprattutto di quanti necessitano di incontrare nel loro cammino il volto misericordioso
di Cristo”.
All the contents on this site are copyrighted ©. |