Stime del Pil e inflazione in lieve rialzo e tassi di interesse invariati al minimo storico dello 0%. E’ quanto riferito dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, al termine della riunione del consiglio direttivo dell’organismo finanziario dell’Ue che si è tenuto ieri a Vienna. Sul tavolo anche dossier Grecia. Il servizio di Marco Guerra:
E’ un bilancio in chiaro scuro quello stilato ieri dal direttorio della Bce, che si
è riunito a Vienna per il duecentesimo anniversario della Banca Nazionale Austriaca.
Il governatore Mario Draghi ha definito la ripresa “stabile ma modesta” con un rallentamento
nell’eurozona previsto nel secondo trimestre dell'anno. Secondo il presidente Bce,
pesano la lentezza nel processo delle riforme e la debolezza dei mercati emergenti.
Tuttavia sono state viste a rialzo le stime complessive del Pil dei Paesi con la moneta
unica, dall’1,4% al 1,6%. Migliora anche la stima per l'inflazione 2016 che sale a
0,2%, il che darebbe sostegno alla dinamica di prezzi e salari.
E mentre resta invariato ad uno storico 0% il costo del denaro, l’8 giugno scatta
il piano di acquisti di corporate bond e il 22 dello stesso mese sarà la volta dei
maxi prestiti di rifinanziamento a lungo termine alle banche. Quanto al tema Brexit,
la Bce si è definita “preparata ad ogni evenienza". Nell’ambito del dossier Grecia,
si è parlato della possibilità di riaprire un canale di credito per le banche elleniche,
che consentirebbe loro di tornare a finanziarsi con le normali operazioni di politica
monetaria della Bce.
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