2016-05-31 13:23:00

P. Chagas: entusiasmo e impegno per la Gmg di Cracovia


Saranno ben 183 i Paesi del mondo rappresentati alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, dove Papa Francesco si recherà il prossimo 28 luglio. A due mesi dal grande evento nella terra dell’ideatore delle Gmg, San Giovanni Paolo II, Silvonei Protz ha chiesto di fare un punto sull’organizzazione a padre João Chagas responsabile della Sezione giovani del Pontificio Consiglio per i Laici e tra gli organizzatori della Gmg:

R. – Sono stato in Polonia circa dieci giorni fa. Lì, quello che si vede è una preparazione intensa. Tu vai lì, al "Campus Misericordiae", questo campo dove si svolgeranno gli eventi del week-end, la veglia con il Santo Padre e anche la Messa finale: lì sono in corso lavori intensi. Fanno veramente un buon lavoro, in grande sintonia tra la Chiesa che prepara l’evento, anche con il sostegno delle autorità pubbliche, e un tempo anche in cui il terreno, i campi si stanno preparando. Nei giorni in cui io ero a Cracovia, era appena arrivata la Croce della Gmg dopo aver peregrinato attraverso i Paesi dell’Est europeo e per tutta la Polonia: è arrivata, finalmente, a Cracovia e la croce e l’icona di Maria Salus Populi Romani segnano questa preparazione ultima, degli ultimi due mesi, prima della Gmg di Cracovia.

D. – Si parla di due milioni di giovani in una città che non arriva a un milione di abitanti: perciò sarebbe il doppio…

R. – Quello che noi non possiamo fare, e dove vedo invece che i polacchi sono a buon punto, è che non possiamo sottovalutare la sfida e loro non la sottovalutano. Sono consapevoli della sfida e la stanno affrontando. Di recente, ho visto anche nel sito della Gmg gli accordi che hanno preso con la rete ferroviaria: sono molto consapevoli delle sfide e si stanno preparando per affrontarle. Ovviamente, tutti coloro che andranno alla Gmg devono andare in spirito di pellegrinaggio: non sto andando in crociera; è un’avventura che ha anche le sue sfide. Ci saranno i momenti di stanchezza, ci saranno i momenti – anche – in cui non ci saranno tutte le comodità che ho a casa mia… Però, di solito sono questi i momenti che i giovani ricordano di più: il fatto di aver superato le sfide. Perché questo fa vedere anche il valore della nostra gioventù. Di solito, coloro che si lamentano di più nelle Gmg non sono i giovani: sono i responsabili, perché ovviamente loro hanno tutta la responsabilità, cercano di dare il meglio ai giovani… Però, i giovani in generale non sono coloro che si lamentano di più. E questo ci insegna tanto.

D. – Abbiamo all’attenzione, in questo periodo, anche la questione della sicurezza…

R. – Il Comitato di organizzazione della Gmg e anche i Servizi di sicurezza polacchi prendono tutte le misure necessarie, così come si fa anche nei grandi eventi.Vediamo che i polacchi sono attentissimi a questo, non possiamo in nessun momento mettere in dubbio questa capacità loro di prendere tutte le misure necessarie.

D. – Non soltanto i giovani polacchi aspettano Francesco, ma tutta la Polonia. Quale Polonia troverà il Papa?

R. – Una Polonia che nel contesto europeo ci presenta anche una fede popolare, una fede di popolo molto radicata e molto presente. Tu vai nelle chiese in Polonia, anche per le Messe feriali: c’è tanta gente. Dov’è che vediamo questo, oggi? E allora, si vede che è un Paese che, nonostante viva il suo processo di secolarizzazione, è però un Paese in cui si trova ancora una fede molto viva, una gioventù ancora molto presente e che partecipa tanto, ancora, della vita della Chiesa.








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