“Il protagonismo delle due maggiori formazioni politiche, specialmente la disputa sulla Commissione elettorale indipendente, è una minaccia alla pace, alla coesione e all’unità dei keniani”, affermano i leader religiosi del Kenya in una dichiarazione intitolata “Per amore del nostro Paese, venite e discutiamo” Il documento, riportato dall’agenzia Fides, è stato firmato al termine di una riunione tenutasi al Centro di ritiro delle Piccole Figlie di San Giuseppe, a Karen, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Conferenza episcopale del Kenya e di tutte le principali confessioni religiose del Paese: cristiani, musulmani, indù ed evangelici.
No alla polarizzazione della vita politica nazionale
In particolare, scrivono i leader religiosi, l’estrema
polarizzazione della vita politica nazionale in vista delle elezioni generali del
2017, richiede “una soluzione urgente per evitare una crisi imminente che potrebbe
complicare le elezioni del prossimo anno e far sprofondare il Paese nella violenza
elettorale”. Nel messaggio si porgono anche le condoglianze alle famiglie delle vittime
degli incidenti avvenuti il 23 maggio durante le dimostrazioni indette in diverse
parti del Kenya dall’opposizione per chiedere lo scioglimento della commissione elettorale,
accusata di non essere imparziale, bensì favorevole al presidente in carica, Uhuru
Kenyatta.
Necessario il dialogo per il bene del Paese
I leader religiosi invitano, quindi, al dialogo tra
i sostenitori del capo di Stato e la coalizione dell’opposizione, che ha annunciato
nuove manifestazione di protesta per l’inizio di giugno. Inoltre, a tutti gli attori
politici, si ricorda che “il popolo keniano li riterrà responsabili se il Paese dovesse
ricadere nell’anarchia a causa di interessi politici inamovibili”. Il documento si
conclude riaffermando la disponibilità dei leader religiosi a contribuire al dialogo
e alla pacificazione nazionale.
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