2016-05-23 14:54:00

Il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar: il commento dei teologi


Sull’importanza dell’incontro tra Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, nel quadro del dialogo fra la Chiesa cattolica e l’Islam, Fabio Colagrande ha intervistato la teologa islamica iraniana, Shahrzad Houshmand, docente di Studi islamici presso la Pontificia Università Gregoriana e di Lingua e letteratura persiana all’Università La Sapienza di Roma, e don Andrea Pacini, docente di Teologia delle religioni presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale e consultore della Commissione per i Rapporti religiosi con i musulmani, presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso:

R. – Voglio ritornare a un altro Francesco: San Francesco d’Assisi che, in un momento difficile della storia, si recò in Egitto per avere dei colloqui con grandi mistici. Vedo un momento storico anche in quest’altro incontro tra il Francesco del nostro tempo e un imam che rappresenta una figura molto importante per quasi un miliardo di musulmani nel mondo, il quale ha accettato l’accoglienza, la misericordia e un invito paterno di una figura religiosa, autentica, come Papa Francesco. È venuto a Roma per parlare della pace, per costruire e per aiutare gli stessi musulmani a rivedere, a riformulare e a scartare ciò che non appartiene alla cultura pacifica del Corano, a un Dio che viene nominato all’inizio di ogni suo capitolo: “Nel nome di Dio pienezza di amore e misericordia”. Allora, è un momento di grande speranza per milioni di musulmani e anche per i cristiani che soffrono in quelle terre. Vorrei comunque specificare che coloro che soffrono oggi più di tutti sono veramente i musulmani, sia in Africa sia Medio Oriente. Speriamo che questo incontro fraterno porti frutto ai cuori assetati di pace.

D. – Don Andrea Pacini, il suo commento sull’importanza di questo incontro…

R. – È senz’altro un incontro molto significativo. Al-Tayyib – in quanto massimo responsabile di un’istituzione non solo religiosa ma anche culturale, universitaria – potrà veramente giocare un ruolo fondamentale per reimpostare il dialogo tra Islam e cultura, tra i tanti islam esistenti all’interno della grande fede islamica, cioè tante correnti che spesso non hanno potuto vivere anche nell’epoca più recente un dialogo fecondo tra loro. Dal momento che un’istituzione culturale come Al-Azhar ha anche la possibilità di influenzare positivamente tutta una serie di articolazioni di insegnamento, non solo universitario ma anche superiore, questo può voler dire davvero riuscire a incidere, affinché una rinnovata interpretazione dell’islam con la modernità – aperta al dialogo con le altre fedi – possa non rimanere solo appannaggio di pochi centri specialistici ma, davvero, diventare materia di insegnamento e di processi educativi all’interno del mondo musulmano e non solo.








All the contents on this site are copyrighted ©.