“Gli aiuti umanitari alle persone colpite dalle emergenze possono essere più efficienti ed effettivi coinvolgendo le organizzazioni locali, incluse quelle ispirate dalla fede”. Lo afferma, in una nota ripresa dall’agenzia Sir, il cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas internationalis, alla vigilia del primo Vertice umanitario mondiale che si svolgerà a Istanbul il 23 e 24 maggio prossimi. Il porporato interverrà alla Sessione speciale sull’impegno religioso che si svolgerà nella prima giornata di lavori di questo incontro internazionale organizzato dall’Onu.
Disuguaglianze in crescita. Utilizzare meglio gli strumenti disponibili
“Le disuguaglianze crescenti, i cambiamenti climatici,
la scarsità d’acqua, l’urbanizzazione, i conflitti per le risorse e la diffusione
dell’estremismo mettono in pericolo milioni di persone", afferma il card. Tagle. "Abbiamo
bisogno – prosegue – di un sistema umanitario adatto a questi bisogni crescenti”.
“Nonostante le organizzazioni locali, comprese quelle ispirate dalla fede, offrano
una rete estesa di infrastrutture e mettano a disposizione alloggi, cure ed educazione
– sottolinea ancora il presidente di Caritas Internationalis – l’attuale sistema umanitario
di donatori spesso non le riconosce”. Tuttavia, mette in guardia il porporato, “se
si vuole raggiungere le persone con un aiuto di qualità, bisogna utilizzare meglio
gli strumenti a disposizione”.
Trasformare il sistema attuale
Il summit di Istanbul, dunque, afferma l’arcivescovo
di Manila, può essere l’occasione “per trasformare il sistema attuale, dando alle
organizzazioni locali il giusto diritto a sedere allo stesso tavolo”. Secondo Caritas
Internationalis, bisogna “investire sull’azione locale, rafforzare le capacità di
base e migliorare la collaborazione e il coordinamento”. Alla conferenza di Istanbul,
parteciperanno rappresentanti Caritas da Usa, Austria, Gran Bretagna, Paesi Bassi,
Libano, Lussemburgo e Niger. Attesa anche una delegazione di alto livello della Santa
Sede: capo delegazione sarà il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, con
i vicecapi delegazione mons. Bernardito Auza, osservatore permanente presso l’Onu,
e mons. Silvano Maria Tomasi, già osservatore permanente presso gli Uffici dell’Onu
a Ginevra e ora al Pontificio Consiglio Giustizia e pace. (I.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |