Trentadue risoluzioni e raccomandazioni per ridare dinamicità all’educazione cattolica e per rinnovare le scuole nel Rwanda. Sono state elaborate al termine del colloquio “Educazione cattolica in Rwanda, 50 anni dopo ‘Gravissimum Educationis’: problematiche, sfide e prospettive” che si è svolto a Kigali, al Centro Pastorale San Paolo, con l’obiettivo di approfondire la missione dell’educazione cattolica nel Rwanda, per rispondere ai segni dei tempi con competenza e nella consapevolezza della specifica missione educativa nella società rwandese. L’incontro è stato organizzato dal Segretariato Nazionale dell’Insegnamento Cattolico (Snec) e dalla Chiesa cattolica e vi hanno preso parte rappresentanti dalle diverse diocesi del Paese, rettori di istituti cattolici, direttori di scuole, esponenti di varie confessioni religiose, studenti, genitori, responsabili di commissioni episcopali, vescovi. All’ordine del giorno le sfide dell’etica, la qualità dell’insegnamento, i finanziamenti, l’uso delle nuove tecnologie e la pastorale nelle scuole.
Necessaria un’educazione di qualità per lo sviluppo del Paese
I relatori intervenuti hanno sottolineato la necessità di un’educazione di qualità
per lo sviluppo socio-economico del Paese in cui particolare importanza riveste l’impegno
della Chiesa cattolica. Mons. Philippe Rukamba, vescovo di Butare e presidente della
Conferenza episcopale, ha affermato che missione principale di una scuola cattolica
è “offrire uno spazio di crescita intellettuale, di formazione professionale e di
sviluppo culturale di qualità, alla luce del Vangelo”.
Libertà religiosa nelle scuole, assistenza per gli studenti e personale
formato
Nelle risoluzioni pubblicate sul portale della Conferenza episcopale ruandese, viene
evidenziata la necessità di garantire la liberà religiosa nelle scuole, di coinvolgere
la Caritas in ogni sede scolastica e di creare collaborazioni tra le amministrazioni
scolastiche e i genitori. Viene richiamata l’attenzione, poi, sulle minacce delle
correnti della postmodernità ed incoraggiata l’educazione ai valori umani e cristiani,
della libertà e dell’amore. Nelle scuole cattoliche si consiglia inoltre la presenza
di operatori pastorali formati e si chiede di rendere visibili i segni della stessa
identità cattolica. Sulla qualità dell’educazione si raccomanda di rafforzare le istituzioni
pre-primarie, di organizzare servizi di counselling, di consolidare le cappellanie
nelle scuole, di creare istituti tecnici e professionali, di combattere l’abbandono
scolastico sensibilizzando i genitori, accompagnando i bambini e collaborando con
le autorità pubbliche.
Attenzione per i disagiati e gli indigenti
Tra gli obiettivi di quanti operano nell’educazione anche una migliore organizzazione
dei centri di alfabetizzazione per adulti, la promozione di una formazione permanente
per il personale scolastico e un’attenzione specifica per i più vulnerabili e i più
poveri. Tra le altre raccomandazioni l’invito alle scuole alla cooperazione e agli
scambi, e l’auspicio di una maggiore collaborazione tra Chiesa e Stato perché vengano
approntati strumenti adatti ad un’educazione inclusiva. Infine nelle scuole cattoliche
si prevede il finanziamento di fondi di solidarietà.
Le scuole nel Rwanda oggi e l’identità delle scuole cattoliche
Oggi in Rwanda la Chiesa cattolica gestisce o partecipa alla gestione di oltre la
metà di tutte le scuole, con 1.381 scuole frequentate da 1.175.369 allievi e studenti
di cui 770 nelle scuole primarie. C’è da aggiungere anche la gestione di 9 istituti
superiori. Molte infrastrutture dovrebbero essere ammodernate e sarebbero necessari
nuovi edifici scolastici. I partecipanti al colloquio di Kigali hanno comunque concluso
che l’identità di una scuola cattolica deve essere definita da tre elementi: l’essere
un luogo in cui si vive la fede in Cristo e tutto sia improntato sul Vangelo; l’essere
una comunità di vita condivisa in uno spirito di solidarietà e di comunione fraterna;
l’aprire le porte a tutti, senza esclusione alcuna, e offrire ai più poveri, ai meno
abbienti e ai più disagiati una formazione umana e cristiana. (A cura di Tiziana
Campisi)
All the contents on this site are copyrighted ©. |