2016-05-19 13:19:00

Pensioni: mobilitazione a Roma. Acli: partire dai giovani


Sindacati in piazza per chiedere al governo la rivalutazione delle pensioni. 60mila i partecipanti secondo gli organizzatori. Se dal tavolo del prossimo 24 maggio non arriveranno risposte, Cgil e Uil annunciano lo sciopero generale. Più cauta la Cisl che spera ancora nel dialogo per cambiare la legge in tema di previdenza. “La vera urgenza sono le pensioni dei giovani” secondo Stefano Tassinari, consigliere nazionale Acli. Paolo Ondarza lo ha intervistato:

R. – Oggi se per esempio una donna perde il marito, il rischio è di prendere pensioni bassissime; ma saranno pensioni bassissime quelle di moltissimi giovani che lavorano in maniera frastagliata, versando pochissimo. Il tema delle pensioni dei giovani in futuro è un tema fondamentale perché si lega anche alla questione del lavoro nero: oggi un giovane è meno incentivato rispetto a vent’anni fa ad andare a chiedere che gli vengano versati regolarmente i contributi, e spesso lo stesso giovane dice: “Ma io preferisco i vari voucher eccetera, perché così mi dai anche un pezzo in nero e mi porto a casa i soldi”. Sta passando nella gente l'idea che  “Tanto poi la pensione non la vedrò”. E questo è un danno per il sistema pensionistico ed è un danno per la solidarietà tra le generazioni. Oggi le famiglie hanno strategie recessive di futuro: cercano di non fare figli, cercano di non investire perché il ragionamento è: “Il futuro è una minaccia e quindi cerco diportare a casa i soldi perché ‘di doman non c’è certezza’”. Questo ammazza l’economia!

D. – E a proposito di famiglie, di ceto medio, ieri il premier Renzi ha annunciato un taglio significativo di tasse e la fine, a partire dal 2018, del sistema di riscossione vessatorio di Equitalia. Come accogliete questo annuncio?

R. – Che il governo Renzi abbia messo in campo e stia mettendo in campo delle strategie di lotta all’austerità anche in Europa e quindi cerchi una soluzione, questo è molto positivo. Useremmo il taglio delle tasse in maniera più mirata, in maniera più selettiva. Per esempio, c’è tutto un mondo che viene chiamato “la white economy”, oppure il mondo del lavoro di cura che se fatto emergere aumenta e può creare posti di lavoro di qualità; però, per farlo emergere io devo utilizzare un abbassamento delle tasse selettivo, cioè vado ad aiutare – per esempio – innanzitutto quelle famiglie che hanno più bisogno, perché magari hanno bisogno di una colf, di qualcuno che guarda l’anziano, eccetera, e quello è un peso economico fortissimo. Spesso le donne perdono il lavoro per questo …

D. – A proposito di occupazione: il premier Renzi ha smentito chi denuncia un calo catastrofico in Italia …

R. – Guardi, io penso che il governo ha creato cose importanti, però quello che fa viaggiare un Paese sono i numeri di posti di lavoro buoni, e non dico che debbano essere necessariamente a tempo indeterminato: il problema è che abbiano una stabilità, che ci sia una crescita anche professionale, per esempio. Perché se io calcolo un occupato uno che lavora con il voucher – per carità, meglio quello che essere completamente a casa …

D. – Cioè, non sono contratti episodici, quelli che fanno ripartire l’occupazione …

R. – Sì: non episodici, oppure contratti autonomi, partite iva, cioè però che ci sia un percorso. E ci sono dei settori in cui utilizzando le risorse in maniera selettiva anche sulle pensioni – per esempio, riuscendo a costruire un po’ più di staffetta tra anziani che vanno via e giovani che incominciano ad entrare – produco un incentivo per un ricambio generazionale perché i giovani sono quelli che se iniziano ad avere una carriera un po’ più stabile eccetera, poi fanno figli e l’economia parte.








All the contents on this site are copyrighted ©.