2016-05-18 16:22:00

I 'migranti' della salute: dal Sud al Nord Italia per curarsi


Il treno della vita 

L'Associazione CasAmica Onlus, sabato 21 maggio, porterà in Vaticano, con un treno a vapore degli anni Trenta dalla stazione Termini di Roma, 500 persone. Si tratta di 'Migranti della salute', costretti, per curarsi, a lasciare il Sud Italia per Roma e MIlano, spesso con pochi soldi e senza sapere dove andare a dormire per i costi proibitivi degli alberghi. 'Migranti della salute' che, per l'occasione, si trasformano in pellegrini per vivere l'esperienza del Giubileo. Arrivati in Vaticano, dopo un viaggio di circa 40 minuti e accolti dal card.Gianfranco Ravasi, potranno attraversare la Porta Santa, visitare i giardini Vaticani e il Museo della Radio Vaticana, oltre a partecipare, presso la Chiesa di Santo Stefano degli Abissini in Vaticano al Forum ''...se il Mondo salverà la Belleza', un confronto tra il card. Ravasi e l'on. Dario Franceschini. Il treno storico partirà da Roma Termini alle 9.27 e arriverà alla stazione vaticana alle 10.15, per ripartire alle 14.00 per Termini. 

Pellegrini della salute

Per Stefano Castaldi, direttore generale di CasAmica Onlus, gli ultimi dati del Censis parlano di 500mila persone, ogni anno, cosrtette ad essere pellegrini della speranza per la loro salute. L'80% raggiungono Milano e Roma e provengono dalle regioni meridionali. Un segnale di come funziona o non funziona il sisitema sanitario italiano". "E' chiaro che il percorso della sanità italiana impegna i protocolli di ricovero ad abbreviare la degenenza in ospedale e per questo ci sarà sempre più bisogno, vicino agli ospedali, di strutture di accoglienza del malato. Da questo punto di vista, ci sono studi che grazie ad una collaborazione integrata tra ospedale e Terzo settore, confermano vantaggi economici per tutti. Mancano, però, sperimentazioni sul campo". "Tutto il mondo no-profit è un po' in attesa di risposte dalle Istituzioni. L'esperienza di CasAmica Onlus è attiva sull'ospitalità e collaborazione su Milano. Tra poco anche su Roma. Abbiamo proposte che faticano ad essere accolte dal mondo politico istituzionale, per aprire a sperimentazioni di integrazione tra il mondo ospedaliero e il volontariato impegnato nell'accoglienza, che non significa solo offrire un posto letto a basso costo, ma accompagnare queste persone nel percorso delicato della malattia che prende tantissime forme. Vantaggi che potrebbero portare a risparmi la spesa sanitaria nazionale con strutture di accoglòienza in appoggio. Con la spesa ridotta per malati e loro familiari. Penso al day hospital. Davvero si potrebbero studiare protocolli di intesa con assistenza sanitaria anche presso le strutture di accoglienza. Liberando posti letto e limitando le liste di attesa".

Un appello alle Istituzioni

La presidente e fondatrice di CasAmica Onlus, Lucia Vedani, in un appello pone l'attenzione "sull'enorme sofferenza e le difficoltà che incontrano i pellegrini della salute o migranti sanitari, ogni anno in Italia, ed i loro familiari". Chiedendo alle Istituzioni "di mettere in agenda le loro problematiche economiche e sociali". "Quest'anno CasAmica celebra i 30 anni di attività, nata a Milano con la prima casa di accoglienza aperta nel 1986. In 30 anni ha ospitato 70mila 'migranti' della salute, in particolare malati oncologici". "L'Associazione, da alcuni mesi, sta ristrutturando un immobile anche a Roma, a Trigoria. La casa avrà 25 stanze e sarà in grado di ospitare 50 persone al giorno per malati che devono prolungare la loro loro cura a Roma e non in grado di pagare stanze d'albergo. I lavori dovrebbero concludersi in autunno". 








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