2016-05-12 11:52:00

Usa: Dichiarazione di Marrakesh può cambiare volto dell'islam


Non lasciare che la “Dichiarazione di Marrakesh” cada nel dimenticatoio e resti lettera morta. È il richiamo rivolto martedì ai media statunitensi dal card. Theodore McCarrick a una conferenza sulle minoranze religiose nei Paesi a maggioranza musulmana organizzata dal National Press Club a Washington.

Da Marrakesh un forte appello per libertà religiosa per tutti
Nel suo intervento – riporta l’agenzia Cns - il card. McCarrick ha ricordato l’importanza dello storico appello in difesa dei diritti di tutte le minoranze religiose nel mondo islamico firmato il 27 gennaio da 250 eminenti giuristi e studiosi musulmani riuniti nella città marocchina su invito del Re del Marocco Mohammed VI e del Forum per la Promozione della Pace nelle società islamiche. Un evento al quale lo stesso arcivescovo emerito di Washington era stato invitato a partecipare insieme ad altri 49 esponenti religiosi non musulmani per condividere le preoccupazioni per la montante violenza in nome della religione nel mondo.

Il richiamo della Dichiarazione alla Carta di Medina
Il documento riconosceva il pericoloso deterioramento delle condizioni delle minoranze religiose nei Paesi musulmani per via del ricorso alla violenza di “gruppi criminali”, come al Qaeda e Daesh, che si sono appropriati del diritto di promuovere idee attribuite all’islam, ma che “contraddicono in modo allarmante i suoi principi e obiettivi fondamentali”. Contro questa manipolazione, i firmatari si erano appellati ai principi della Carta di Medina siglata dal Profeta Maometto, la prima “costituzione” del mondo islamico che garantiva la libertà di culto e di movimento, la proprietà, la mutua solidarietà e la difesa, nonché la giustizia e l’uguaglianza di fronte alla legge di  tutti “indipendentemente dalla fede”. 

No all’estremismo religioso che porta alla guerra e al caos
Oltre a chiedere agli studiosi e agli intellettuali musulmani di sviluppare il concetto di cittadinanza nella giurisprudenza islamica, la Dichiarazione rivolgeva quindi un appello alle istituzioni educative per “una coraggiosa revisione dei programmi educativi, per eliminare ogni argomento che istiga all’aggressione e all’estremismo, portando alla guerra e al caos” e ai politici perché “stabiliscano un contratto costituzionale tra i cittadini” di tutte le fedi e credi.

La Dichiarazione di Marrakesh può cambiare il volto dell’Islam
“Questa dichiarazione può cambiare il volto dell’Islam, o meglio riportarlo alle sue vere origini e fondamenti che riconoscono la dignità di ogni essere umano”, ha sottolineato il card. McCarrick. Se la Carta di Medina alla quale si richiama è l’espressione del vero Islam, ha aggiunto, “possiamo lavorare insieme per costruire un mondo nuovo”. Di qui l’appello ai media a “non fare morire nel silenzio” la Dichiarazione di Marrakesh, come è accaduto con altri importanti documenti elaborati in questi anni da leader musulmani che predicavano l’armonia interreligiosa, accolti in un primo momento con grande attenzione dai media, ma poi caduti nell’oblio. (A cura di Lisa Zengarini)








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