2016-05-12 09:01:00

Rapporto Ior: prosegue impegno trasparenza chiesto da Francesco


Lo Ior prosegue il suo impegno per assistere il Papa nella sua missione di pastore universale della Chiesa. E’ quanto si legge nel comunicato dell’Istituto per le Opere di Religione sul Rapporto Annuale del 2015, pubblicato stamani. Nell’anno passato, lo IOR ha ottenuto un utile netto di 16,1 milioni di Euro. Si è concluso inoltre il riordino dei conti con la chiusura di 4935 posizioni al 31 dicembre del 2015. Nel documento si rende noto che, durante la visita all’Istituto del 24 novembre scorso, Papa Francesco ha chiesto che lo IOR svolga la sua attività rispettando i principi etici che “non sono negoziabili”. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Lo IOR continua la sua opera di rinnovamento, voluta dal Papa. E’ quanto sottolinea l’Istituto per le Opere di Religione in occasione del suo Rapporto Annuale per il 2015. In un comunicato viene reso noto che, in occasione della visita all’Istituto avvenuta il 24 novembre scorso, Francesco ha messo l’accento sulla necessità che lo Ior rispetti “i principi etici che non sono negoziabili per la Chiesa, la Santa Sede e il Papa”. Ed ha affermato che l’attività dello IOR deve rispettare "la specifica della natura” dell'Istituto armonizzando "l’efficacia operativa e la natura pastorale essenziale di tutte le azioni”.

Bilancio: 16,1 milioni di Euro di utili, capitale netto di 654 milioni di Euro
Il Rapporto 2015 rende noto che gli utili netti ammontano a 16.1 milioni di Euro. Il risultato operativo dello IOR dell’anno scorso è di 42,8 milioni di Euro contro i 104,5 del 2014. Un dato – si legge in un comunicato dello IOR – che riflette positivamente la strategia di investimento iniziata a fine 2014 per rendere più sicuro il portafoglio di proprietà dello Ior. Il risultato, viene sottolineato, è stato raggiunto nonostante la volatilità e le incertezze del mercato finanziario che si sono fatte particolarmente sentire nel secondo semestre del 2015. Il risultato netto del 2015 include anche "una riserva per il piano di rientro fiscale e la chiusura di una questione legata agli investimenti del passato". Alla data del 31 dicembre, il patrimonio dell'Istituto - al netto della distribuzione dei dividendi – è  dunque di 654 milioni di Euro. Esso include la nuova voce "Capitale" per 300 milioni di Euro, come richiesto dal Regolamento n.1 approvato dalla Commissione cardinalizia.

Chiusi 4935 conti, continua l’opera di trasparenza
Tra il giugno 2013 e il dicembre del 2015 – prosegue la nota – sono stati chiusi 4935 conti, a completamento effettivo del "profondo processo di risanamento sui conti passati. Le procedure in vigore sono diligentemente applicate a tutti i nuovi clienti e relative attività". Attualmente, quindi, i clienti dello Ior sono circa 15 mila (14.801) e sono rappresentati dalla Santa Sede e relativi enti, ordini religiosi, altre istituzioni cattoliche, membri del clero, dipendenti della Santa Sede e membri accreditati del Corpo diplomatico. Complessivamente il 75 per cento dei clienti dello IOR ha sede in Italia e Vaticano, il 15 per cento in Europa e il 10 per cento nel resto del mondo. Le informazioni e le comunicazioni ai clienti, prosegue il comunicato, "sono aumentare e migliorate: più di 1500 clienti hanno partecipato" a uno dei seminari "organizzati trimestralmente presso la sede" dell'Istituto.

Nuovi accordi per adeguare IOR agli standard internazionali
Il Rapporto evidenzia anche i passi fatti per adeguare le attività dello Ior ai regolamenti internazionali. Si fa in particolare riferimento al regolamento prudenziale "Regolamento n.1" emesso dall’Aif, l’Autorità di Informazione Finanziaria. Nello stesso anno, si ricorda, sono stati firmati accordi fiscali internazionali per rafforzare la trasparenza. Nel 2015, inoltre, sono state assunte delle decisioni per migliorare la governance dell’istituto tra cui l’istituzione di due commissioni che coadiuvino il board. E’ stato inoltre nominato un nuovo direttore generale, Gian Franco Mammì, assistito dal direttore generale aggiunto, Giulio Mattietti, e due nuovi membri del Collegio dei Revisori (Giovanni Barbara e Luca Del Pico). Il bilancio 2015 dello IOR è stato sottoposto a revisione contabile da parte di Deloitte & Touche S.p.A.








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