2016-05-08 19:48:00

Attacco Is in Egitto e in Siria raid turchi anti jihadisti


Il sedicente Stato Islamico ancora all'attacco in Egitto contro le forze dell'ordine locali: uccisi 8 agenti, vicino al Cairo. E in Siria, mentre prosegue la controffensiva turca all'Is, il leader di Al Qaeda, Al Zawahri, invita all'unità i jihadisti del Paese per l'instaurazione della sharia. I particolari da Paola Simonetti:

L'attentato di oggi agli 8 agenti egiziani, uccisi a colpi di arma da fuoco alle porte del Cairo, è stato rivendicato con due comunicati sul web da altrettante frange dell'estremismo islamico, ognuna con motivazioni diverse: il sedicente Califfato come ritorsione per l'arresto di decine di donne musulmane, mentre il movimento islamista egiziano “Resistenza Popolare" come rappresaglia al massacro di Rabaa, circa tre anni fa, quando nello sgombero di un sit in dei Fratelli Musulmani contro la destituzione dell'ex presidente egiziano, Morsi, furono uccise circa 700 persone. Una carneficina, quella di oggi al Cairo, duramente condannata dall'Unione Europea. Ma intanto nell'area prosegue la controffensiva all'Is: bombardamenti turchi in Siria avrebbero ucciso 55 jihadisti, mentre nel Paese torna ad affacciarsi il vecchio volto dell'estremismo islamico, Al Qaeda, che attraverso il suo leader, Al Zawahri, successore di Bin Laden, chiama a raccolta i jihadisti siriani per instaurare la sharia, la legge islamica, non senza un attacco al sedicente Califfato, di cui Al Zawahri critica i modi.

 








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