2016-05-06 11:45:00

Santa Sede: cristiani e buddisti promuovano educazione ecologica


Buddisti e Cristiani promuovano insieme un’educazione ecologica: è l’invito del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso nel Messaggio augurale ai “cari amici buddisti” in occasione  della festa del Vesakh che commemora la nascita, l’illuminazione e la morte di Gautama Buddha.

Crisi ecologica impone un nuovo stile di vita
Ispirandosi all’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’, sulla cura della casa comune, il Messaggio ricorda che “la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore” che porti a un nuovo modo di vivere. Gli stessi buddisti - si sottolinea - affermano che “al centro della crisi ecologica vi sia, in effetti, una crisi dell’io, espressa dall’avidità, dall’ansia, dall’arroganza e dall’ignoranza dell’essere umano. I nostri stili di vita e le nostre aspettative devono dunque cambiare per vincere il deterioramento di ciò che ci circonda”.

Urgenza della cooperazione interreligiosa
“Poiché la crisi dei cambiamenti climatici è dovuta anche all’attività umana - afferma il Messaggio - noi, cristiani e buddisti, dobbiamo lavorare insieme per affrontare il tema di una spiritualità ecologica. L’accelerazione dei problemi ambientali globali ha accresciuto l’urgenza della cooperazione interreligiosa. L’educazione alla responsabilità verso l’ambiente e la creazione di una ‘cittadinanza ecologica’ richiedono un’etica ecologica virtuosa che abbia rispetto e cura per la natura. E’ una necessità impellente che i seguaci di tutte le religioni valichino i loro confini e si uniscano nel costruire un ordine sociale responsabilmente ecologico basato su valori condivisi. Nei Paesi dove buddisti e cristiani vivono e lavorano fianco a fianco, possiamo promuovere la salute e la sostenibilità del pianeta attraverso programmi educativi comuni intesi a sviluppare la coscienza ecologica con iniziative congiunte”.

Liberare umanità da sofferenze causate dai cambiamenti climatici
“Cari amici buddisti – conclude il testo - possiamo collaborare insieme per liberare l’umanità dalle sofferenze causate dai cambiamenti climatici, e contribuire alla cura per la nostra casa comune. In questo spirito, vi auguriamo ancora una volta una pacifica e gioiosa festa di Vesakh”. Il Messaggio è firmato dal cardinale presidente Jean-Louis Cardinal Tauran e dal segretario mons. Miguel Ángel Ayuso Guixot.








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