2016-05-05 07:49:00

Siria: 48 ore tregua ad Aleppo. Pace ancora lontana


Due giorni di tregua in Siria, estesa ad Aleppo, dove nelle ultime due settimane sono infuriati gli scontri fra governativi e ribelli. Ma le armi continuano a tuonare anche nella Siria centrale fra le truppe di Damasco e le milizie jihadiste del sedicente Stato islamico. Il servizio di Roberta Gisotti:

E’ scattato alla mezzanotte, ora italiana, il cessate il fuoco di 48 ore, per dare quiete alla città martoriata di Aleppo, simbolo di una guerra senza soluzione da 5 anni. Una tregua fragile mediata da un accordo raggiunto ieri da Russia e Stati Uniti, mentre il leader delle opposizioni Hijab, a colloquio a Berlino con i ministri degli Esteri tedesco Steinmeier e francese Ayrault e con l’inviato Onu De Mistura, ha dichiarato che i colloqui di pace sono finiti in un vicolo cieco e vi resteranno finché il presidente Assad sarà al potere. Nubi dunque sulla ripresa dei negoziati a Ginevra. Intanto alle Nazioni Unite, a New York, il Consiglio di Sicurezza chiede di portare i responsabili dei bombardamenti su Aleppo davanti alla Corte penale internazionale. Affamare la popolazione come arma è un crimine di guerra, ha dichiarato il capo degli Affari politici dell’Onu, cosi come - ha denunciato aspramente il segretario generale Ban Ki-moon - gli attacchi deliberati agli ospedali, avvenuti ad Aleppo, dove regnano morte e distruzione. E scontri armati infuriano anche nella Siria centrale tra esercito di Damasco e jihadisti dell’Is per il controllo di un importante giacimento di gas naturale nei pressi di Palmira.








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