2016-05-05 15:03:00

Card. Parolin: sull'immigrazione, l'Europa sia solidale


Di fronte all’Europa che si chiude sul fronte dell’immigrazione, il Papa continua a insistere che si costruiscano ponti. Lo ha detto il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, a un convegno al Senato sulla libertà religiosa. Il ministro degli Esteri ha ribadito che la tutela di tutte le confessioni è un fondamento della politica italiana. C'era per noi Alessandro Guarasci:

L’Europa che si chiude a riccio di fronte a chi fugge da fame, guerre, e persecuzioni religiose preoccupa la Santa Sede. Francesco chiede che il Vecchio continente costruisca ponti e non muri. Con lui il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin:

“Domani Papa Francesco riceverà il Premio Carlo Magno. Quindi quella sarà una nuova occasione per ricordare all’Europa la sua vocazione umanistica, che è vocazione all’apertura e alla solidarietà verso tutti”.

Dunque i leader religiosi devono impegnarsi per la tutela di tutti i credo religiosi. “Viene lo sgomento se si pensa quanto si è lavorato a livello internazionale per allontanare lo spettro della guerra - dice il porporato - e poi ci troviamo di fronte a nuove aberrazioni”, nuovi conflitti, dove vengono violate le più elementari regole di rispetto dell’altro. La religione così troppo spesso viene usata per dividere. In Europa invece c'è il ritorno di una mentalità laicista. Ancora il cardinale Parolin:

“Permangono questi aspetti del laicismo, che vuole emarginare la religione dalla sfera pubblica. Mi pare che questa sia una caratteristica che è sempre stata presente, che è presente anche oggi e contro la quale si deve reagire, proprio perché la religione, con i suoi valori, può portare un contributo anche sulla scena pubblica e nel dibattito civile e sociale”.

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, aggiunge che la libertà religiosa è un cardine della politica italiana. In alcuni Paesi del Mediterraneo gli estremisti distorcono il concetto di religione. Il commento del capo della Farnesina:

“Addirittura l’uso della religione come una specie di ammortizzatore sociale in Stati falliti, in alcuni Paesi; che poi è la premessa in molti casi della radicalizzazione e dell’utilizzo in senso positivo di questa identità religiosa, che magari nasce come una sorta di welfare alternativo alla crisi degli Stati”.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ricorda come “la storia della civiltà umana” sia “legata in modo inscindibile alla religione”.








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