2016-05-04 12:48:00

Papa alle cooperative: promuovere l'economia dell'onestà


“Contrastare le false cooperative, perché le cooperative devono promuovere l’economia dell’onestà”. Il Papa si rivolge in questo modo con un videomessaggio all’assemblea di Confcooperative in corso a Roma. Francesco ha anche ricordato che le “famiglie non vanno lasciate sole, vanno armonizzati lavoro e famiglia”. Alessandro Guarasci:

Francesco dice di parlare alle cooperative come “un amico” e ricorda le parole di incoraggiamento nell’incontro del 28 febbraio dell'anno scorso in Vaticano. Dunque, ancora oggi, serve “continuare a essere il motore che solleva e sviluppa la parte più debole delle nostre comunità e della società civile, soprattutto fondando imprese per dare lavoro”. E poi cercare nuove soluzioni per il welfare, coinvolgere tutti, aiutare le famiglie:

“Con Amoris laetitia ho indicato una prospettiva di gioia e responsabilità, ma le persone e la famiglie non vanno lasciate sole, vanno armonizzati lavoro e famiglia”.

E’ necessario inoltre contrastare le false cooperative e allo stesso tempo promuovere sviluppo, giustizia e pace. Tutti aspetti che valgono ancora oggi in un tempo di migrazioni, “terrorismo senza confini”, “rallentamento dell’economia mondiale”:

“Fare un’impresa partendo dai bisogni è il vostro talento. Mantenete questa ricchezza mentre costruite una prospettiva comune con altre associazioni per rendere evidenti il valori comuni a tutte le cooperative”.

I cooperatori quindi sono chiamati ad essere guidati dal bene comune. “Se la cooperativa funziona fa crescere la solidarietà anche fra i soci, rafforza la responsabilità comune, la capacità di riconoscere generosamente quello che gli altri sanno fare e anche di accettarne i limiti – dice il Papa - In una parola nella cooperativa cresce la fraternità come i cooperatori hanno sempre saputo. Non è solo un capitale di fiducia, è di più: è fraternità, è la risorsa di cui il mondo oggi ha più bisogno. Voi siete anche la testimonianza di come la fede anima un impegno concreto nella storia umana e sostiene motivazioni generose, che possono migliorare le cose. Questa missione la dovete vivere e condividere con gli altri”.

Infine, il Papa ricorda che siamo nell’Anno della Misercordia e si augura che l’impegno delle cooperative “sia tale da diventare anche un’espressione della misericordia”.

Le cooperative tra il 2007 e il 2015 sono riuscite a creare oltre 48 mila nuovi posti di lavoro, il 10,1% in più rispetto al 2007. Secondo il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, ora il governo deve rafforzare la sua azione per rilanciare l’occupazione:

R. - Dobbiamo favorire l’accesso dei giovani al mercato del lavoro: non possono entrare nel mercato ad oltre 30 anni! Come fare per agevolarli? Incentivare l’uscita di chi è prossimo alla pensione, a chi manca un anno o due. Le cooperative sono pronte a pagare, come devono essere pronte a farlo anche le altre imprese, perché nel momento del bisogno bisogna suddividere quello che è uno sforzo per mettere al centro quello che è il bene del Paese.

D. – Troppi giovani scappano dal Sud verso il Nord. Questo rischia di togliere dal Mezzogiorno delle energie vitali, soprattutto per la ripresa. Che cosa si può fare?

R. – Oggi dobbiamo invertire assolutamente questa tendenza, utilizzando al meglio i fondi strutturali per il Mezzogiorno, i fondi comunitari; rilanciando su progetti non da sogno, non su progetti di una crescita di poli industriali, ma rilanciando sulle nostre materie prime. La cultura è la nostra materia prima: la cultura legata al turismo è una grande risorsa per l’economia del Mezzogiorno.








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