2016-05-02 11:43:00

Terra Santa, Shomali: dialogo tra i popoli attraverso lo sport


Lo sport al servizio del dialogo in Terra Santa. L’iniziativa parte dall’intesa siglata a Gerusalemme tra Patriarcato latino e Fondazione Real Madrid, attraverso la quale l’omonima compagine calcistica spagnola promuove attività sociali e culturali di integrazione. L’obiettivo è quello di rilanciare i valori positivi dello sport tra gli studenti, attraverso la formazione degli allenatori. Il progetto è già presente in quattro scuole del Patriarcato e viene ora esteso ad altri nove istituti in Palestina, Israele e Giordania. Giancarlo La Vella ne ha parlato con mons. Willam Shomali, vicario generale del Patriarcato:

R. – In questo piano di formazione i professori, gli insegnanti di sport, sono allenati per insegnare agli allievi, agli studenti i valori positivi dello sport. Questo programma è stato realizzato specialmente nelle zone dove ci sono problemi, dove c’è esclusione e marginalizzazione, conflitti, perché tramite lo sport si possono veramente creare valori positivi di cooperazione, di tolleranza, di lavoro insieme, perché i valori che vengono insegnati mentre si gioca sono molto utili per le persone quando interagiscono tra loro.

D. - Quindi un progetto per creare, attraverso lo sport, il calcio, un dialogo …

R. - Praticamente nelle nostre scuole ci sono musulmani e cristiani. Allora giocare insieme è una forma di dialogo: il giocatore è giocatore, non guarda se è musulmano o cristiano. Studenti musulmani o cristiani fanno parte  della stessa squadra, lavorano insieme, imparano ad accettarsi, a collaborare, a giocare insieme, ad amarsi. Quando sono giovani, mentre giocano sul terreno, sarà come una profezia di quello che accadrà quando saranno adulti.

D. - Comunque un messaggio di speranza per allargare questa iniziativa a tutto il territorio, un territorio che ha bisogno di dialogare, ha bisogno di pace …

R. - Veramente. Speriamo che tramite lo sport e anche la musica  –  anche questa strumento di pacificazione -, l’arte ci sia più ravvicinamento tra i due popoli. Lo sport può essere uno strumento di dialogo, di pace, di tolleranza, anche di perdono, perché bisogna perdonare sul terreno quando c’è un’offesa. Saper scusarsi, saper chieder perdono: sono valori umani, mondiali e cristiani. Tramite lo sport sono sicuro che uno studente possa diventare più umano e un cristiano diventare più cristiano.








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