2016-05-02 14:15:00

Colombia: guerriglia dell'Eln chiede mediazione della Chiesa


"Ci è arrivata la richiesta non di essere garanti, ma di accompagnare, quindi saremo presenti per moderare i colloqui, si spera che questo possa servire a renderli più efficaci e ci porti velocemente verso la pace": così mons. Luis Augusto Castro Quiroga, arcivescovo di Tunja e presidente della Conferenza episcopale, ha commentato la richiesta pervenuta alla Chiesa colombiana da parte dell’Eln. L’arcivescovo - riporta l'agenzia Fides - si è espresso alla fine del suo intervento al forum sul Post Conflitto “Impactos Sociales y Empresariales”, svoltosi a Rionegro alla fine della settimana scorsa, al quale hanno partecipato diverse autorità del governo locale e nazionale, oltre ad alcuni diplomatici dei Paesi che si sono offerti come mediatori per la pace fra i gruppi di guerriglia e il governo colombiano.

Chiesa chiede liberazione di tutti gli ostaggi dell'Eln
Mons. Castro Quiroga ha lanciato anche un appello all’Eln per "liberare tutti gli ostaggi e non chiedere neanche un centesimo", ricordando che è una delle condizioni del governo per avviare i colloqui con l’Eln. Purtroppo ieri l’Eln ha affermato di non tenere sotto sequestro Melisa Trillos né il dirigente contadino Henry Perez, e ciò ha causato ulteriore preoccupazione nelle rispettive famiglie, che non hanno informazioni sul loro stato di salute ed ora nemmeno sul gruppo rapitore.

Chiesto il rilascio di Melisa Trillos, rapita due settimane fa
In seguito a questo aggiornamento, mons. Gabriel Angel Villa Vahos, vescovo di Ocaña, ieri ha chiesto pubblicamente il rilascio di Melisa Trillos, rapita due settimane fa. Il vescovo ha chiesto ai rapitori di dare prove certe che Melisa è viva e di rispettare la sua vita, perché possa tornare presto in famiglia. (C.E.)








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