2016-04-27 16:58:00

Chernobyl: un cimitero di scorie radioattive


Chernobyl 30 anni dopo 

"E’ interessante capire quale sia stato l’impatto di Chernobyl e poi di Fukushima a livello internazionale, a livello di industria nucleare". "Qual è stato il risultato",  chiede Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e di QualEnergia.it? "Sono stati migliorati notevolmente i sistemi di sicurezza, ma questo ha portato ad un aumento straordinario dei costi. Adesso, quindi, il nucleare è in difficoltà soprattutto dal punto di vista economico. Il problema del nucleare è, in questo momento, un problema economico, perché nel frattempo le rinnovabili hanno avuto un crollo dei prezzi".

Resta il pericolo radiazioni. 

Purtroppo gli impatti dureranno per centinaia di anni. Questo, quindi, vale per Chernobyl e vale per Fukushima. Diciamo che quelle zone non saranno abitabili per un centinaio di anni. Una serie di Paesi ha preso una serie di decuisioni di uscire dal nucleare e contemporaneamente c'è stato il calo dei costi delle energie rinnovabili. Questo è importante che fa capire come sia importante uscire dal nucleare per le energie sostenibili

Le scorie radioattive

"Un problema non risolto che peserà sull'umanità per centinaia e migliaia di anni. Perchè, prosegue il direttore scientifico di Kyoto Club e di QualEnergia.it, anche se si riuscisse a realizzare un cimitero di scorie, e prima o poi si dovrà fare e ci sono Paesi che si sono lanciati in questa avventura, noi dovremo comunque garantire che non ci siano perdite nel territorio circostante per un tempo talmente lungo che non si immagina quali informazioni potremmo trasmettere a chi vivrà tra mille, cinquemila anni da oggi: magari, la scrittura non sarà più riconoscibile e quindi sarà necessario mettere qualche altra segnaletica che informi che in quel posto c'è un sito molto pericoloso". "Effettivamente quella della chiusura del ciclo nucleare e nella realizzazione dei cimiteri di scorie è l'ultimo passaggio che rappresenterà per i Paesi che faranno questa scelta un passaggio economicamente ma anche eticamente molto delicato". "Tutti i Paesi dovrebbero individuare un cimitero di scorie nel proprio territorio perchè nessuno vuole quelle degli altri. Salvo capire se la Russia sarà disponibile ad accettare scorie di altri Paesi. Gli Usa avevano un progetto nel Nevada che è stato bloccato 8 anni fa. E si deve ripartire con le ricerche. In Europa ci sono ipotesi in Francia, Finlandia, in Italia. Un cimitero a bassa intensità, non di scorie nucleari, ma per quelle che arrivano dagli osperdali. Ma anche questo, pur essendo un problema più limitato, è un problema che non si riesce a risolvere perchè la sensibilità delle popolazioni su questi temi è molto elevata". 

 








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