2016-04-21 14:00:00

Uruguay: documento dei vescovi su abusi sui minori


“Perdono e impegno”: si intitola così il documento che la Conferenza episcopale dell’Uruguay ha diffuso in questi giorni in relazione alla lotta contro gli abusi sui minori perpetrati da alcuni membri del clero. Il testo è stato elaborato nel corso dell’Assemblea plenaria dei vescovi, svoltasi dal 6 al 12 aprile. In primo luogo, i presuli sottolineano di aver prestato “particolare attenzione a questo problema” negli ultimi anni, elaborando anche, con l’aiuto di esperti, uno speciale “Protocollo” e stabilendo la creazione di un’apposita Commissione per la prevenzione degli abusi.

Vergogna per abusi commessi da membri del clero, impegno per la giustizia
“Chiediamo perdono a tutte le persone che hanno subito abusi da parte di alcuni sacerdoti e religiosi nel nostro Paese – si legge nel documento episcopale – Proviamo dolore e vergogna, perché si tratta di persone che, dopo aver promesso di servire Dio ed il prossimo, hanno commesso atti orribili”. La Chiesa dell’Uruguay sottolinea che “simili fatti” si sono verificati, negli ultimi anni, “in diversi Paesi ed in tutti gli ambiti della società”, ma che comunque “in alcun modo si può giustificare che si verifichino nella Chiesa”. Per questo, i presuli ribadiscono la loro “forte volontà” di incontrare, ascoltare, accompagnare le vittime, indagando e procedendo “rigorosamente secondo il Protocollo” di fronte alle accuse, nell’ottica di “totale disponibilità a collaborare con la giustizia”.

Attenzione alla formazione dei sacerdoti
Al contempo, la Ceu riconosce “la generosità della stragrande maggioranza dei sacerdoti e dei religiosi che quotidianamente pongono la loro vita al servizio degli altri”. Dopo aver ribadito “il valore del celibato”, poi, la Conferenza episcopale dell’Uruguay sottolinea il proprio impegno ad “esaminare attentamente le motivazioni e le competenze dei futuri sacerdoti”, provvedendo ad una loro “formazione adeguata”, così da tutelare tutti coloro che collaborano con le comunità, le istituzioni o le opere sociali della Chiesa.

Attivata una linea telefonica per raccogliere le denunce
Infine, la Ceu rende noto di aver attivato un numero telefonico specifico “per ricevere le eventuali denunce di abusi sessuali sui minori in tutto il Paese”. Denominata “La Chiesa ti ascolta”, questa linea telefonica speciale risponde al numero 095 382465 ed è attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 14.30 alle ore 18.30. A rispondere alle eventuali chiamate sarà personale qualificato, in grado di fornire l’aiuto necessario.

Avviare le ricerche sui “desaparecidos” degli anni ’80
​Oltre al tema degli abusi, nell’ambito della Plenaria della Ceu è stata affrontata anche la questione dei “detenuti scomparsi durante il periodo del governo di fatto”, negli anni ’80. In particolare, su richiesta dell’ambasciata dell’Uruguay presso la Santa Sede, i presuli hanno acconsentito a che si ricerchino, negli archivi vaticani, i dati riguardanti i carcerati “desaparecidos” in quegli anni. Infine, la Ceu ha accolto “con gioia” l’Esortazione apostolica post-sinondale “Amoris laetitia sull’amore nella famiglia”, siglata da Papa Francesco il 19 marzo e pubblicata l’8 aprile, ed auspica che tale documento “illumini tutti gli sforzi pastorali di accompagnamento delle famiglie all’interno della Chiesa”. (A cura di Isabella Piro)








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