2016-04-20 13:39:00

Tagle: leader mondiali vadano tra i profughi per aprire i cuori


Troppo spesso le nostre società fanno finta di non vedere i poveri e i muri fisici sono il riflesso dei muri che abbiamo dentro noi stessi. E’ uno dei passaggi dell’intervento del cardinale Luis Antonio Tagle, che oggi ha parlato al convegno della Caritas italiana in corso a Sacrofano, vicino Roma. Domani, i partecipanti saranno ricevuti dal Papa. Alessandro Guarasci:

Povertà in aumento, flussi migratori che crescono. Le società occidentali troppo spesso voltano la faccia di fronte alle emergenze di questo secolo. Il cardinale Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis, invita i leader mondiali a toccare con mano queste sofferenze:

“È un appello a sentire la voce della gente che soffre. E invito i leader ad andare, andare nei campi, toccare le mani delle mamme, sentire l’odore delle famiglie… Forse la realtà è più grande delle idee, delle teorie ideologiche. Così che possano toccare il cuore e la coscienza!”.

Le differenze tra ricchi e poveri stanno aumentando. Le ingenti ricchezze sono concentrate sempre di più in poche mani. Ancora il card. Tagle:

“Noi abbiamo paura di vedere le conseguenze delle nostre decisioni sbagliate, però non vogliamo vedere la verità. E per proteggere noi stessi la risposta è costruire muri, muri del cuore, della mente, ‘interiori’, che diventano anche muri ‘esteriori’”.

In tanti emigrano anche per cercare un lavoro. In Italia, il Sud non riesce a risalire la china. Situazione difficile in Basilicata, nonostante il petrolio, come dice il vescovo di Tricarico, mons. Vincenzo Carmine Orofino:

“È una questione di programmazione che deve prescindere anche dalle estrazioni petrolifere. L’incidenza dell’indotto petrolifero non è stato poi così rilevante: è stato un investimento più o meno a perdere. Ciò che abbiamo messo in campo non ha prodotto un’occupazione rilevante e stabile”.








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