E’ stato liberato su cauzione il principale sospettato del duplice omicidio dei coniugi cristiani Shahzad Masih e Shama Bibi, arsi vivi da una folla di musulmani per presunta blasfemia il 4 novembre 2014. Come riferisce all'agenzia Fides l'Ong pakistana “Lead” ("Legal Evangelical Assistance and Development"), a Yousaf Gujjar, principale sospettato nel caso del linciaggio, è stata concessa la cauzione, anche se il viceispettore generale della polizia di Kasur, che ha indagato sul fatto, ha dichiarato alla Corte che "se non fosse per questo individuo, l'incidente non sarebbe mai accaduto".
Si sospetta sulla complicità della polizia
Il funzionario di polizia Asi Mohammad Ali, che in origine ha avviato il procedimento
d'ufficio contro Yousaf Gujjar e altre tre persone, in tribunale si è poi rifiutato
di indicare Gujjar come "uno dei principali responsabili". Come appurato dalla stessa
polizia, Gujjar e i tre hanno incitato la folla a punire i due cristiani, accusati
di blasfemia. "Questo atteggiamento di ritrosia della polizia fa pensare a una complicità
e non aiuta a fare giustizia" nota l'avvocato cristiano Mustaq Gill, che segue da
vicino il caso.
Il giudice aveva criticato la negligenza della polizia durante il linciaggio
Yousaf Gujjar è il proprietario della fornace dove Shahzad e Shama lavoravano, quella
fornace in cui sono stati gettati, ancora vivi, dopo aver subito due giorni di percosse
e torture. L’incidente è avvenuto a Kot Radha Kishan, nel distretto di Kasur. Alcuni
giorni dopo, il 10 novembre, un tribunale anti-terrorismo ha ordinato la custodia
cautelare di quattro persone: Yousaf Gujjar e altri tre. In un primo momento le richieste
di cauzione erano state respinte, ora sono state accolte. Il giudice aveva fortemente
criticato la negligenza della polizia durante il linciaggio. La Corte, nel corso delle
indagini, ha messo sotto inchiesta 106 persone. (P.A.)
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