2016-04-12 08:15:00

Immigrazione: iniziano i lavori al Brennero, tensione a Idomeni


Sul fronte immigrazione decisione unilaterale dell’Austria, che ieri ha avviato i lavori al Passo del Brennero per la costruzione di un posto di controllo. Immediate le reazioni dall’Italia, che parla di grave errore. Ci riferisce Adriana Masotti:

Una barriera per limitare l'accesso ai migranti provenienti dall'Italia. Sarà lunga 250 metri e interesserà sia l'autostrada che la strada statale al confine tra Italia e Austria. A fine maggio probabilmente l’inizio dei controlli. Il Brennero torna dunque ad essere una “frontiera” che divide. Vienna, che teme a breve l’arrivo di buona parte dei 300 mila migranti che, si prevede, sbarcheranno nel sud Italia, spiega: “Non è un muro, ma solo gestione del confine”. Ma quanto questo sia in linea col Trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa è una questione che andrà risolta con urgenza e che coinvolge l’intera Unione Europea. Immediate le reazioni italiane: a nome del governo il sottosegretario Gozi reagisce definendo la decisione “un grave errore che viola le regole europee” e chiedendo a Vienna di riconsiderare la decisione che contravviene allo spirito degli accordi europei, oltre che all'amicizia che lega Italia e Austria". "Servono più controlli per chi vuole entrare in Europa”, ribatte il presidente austriaco Fischer.

Per il momento al Brennero macchine, tir e treni transitano senza rallentare. Si vedono anche pochi migranti in viaggi verso nord. "Il numero degli arrivi è stabile. In media 20-25 persone al giorno", afferma Roberto Defant, dell'associazione Volontarius che si occupa dell'accoglienza di profughi in Alto Adige.

Intanto sono stati 1.850 i migranti tratti in salvo ieri, nel canale di Sicilia, in 8 distinte operazioni di soccorso. Ancora tensione, ma senza altri incidenti nel campo di Idomeni in Grecia, il giorno dopo gli scontri con la polizia. Gas lacrimogeni e granate assordanti sono partite domenica  dalla Macedonia su 500 migranti che cercavano di superare le recinzioni del confine, sbarrato da settimane. Decine i feriti, centinaia le persone intossicate, tra loro anche molti bambini e donne raggiunti nelle tendopoli dal fumo tossico per via del vento.

Resta forte la preoccupazione nel campo. Nell’intervista di Fausta Speranza, il presidente di Medici Senza Frontiere Italia, Loris De Filippi








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