Anche la Conferenza delle Chiese cristiane dell’Asia (Cca) si unisce alla ferma condanna, espressa dai vescovi filippini delle violenze da parte della polizia e dei militari contro i contadini tribali dell’isola di Mindanao piagati dalla siccità. Le violenze sono esplose il 1° aprile a Kidapawan, dopo giorni di proteste e manifestazioni provocando vittime e feriti.
Solidarietà alla Chiesa metodista per il suo sostegno ai contadini
Nei giorni scorsi, la Cca, che fa parte del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc),
ha denunciato la risposta violenta e le sparatorie da parte delle forze dell’ordine
contro i manifestanti e ha espresso solidarietà alla Chiesa metodista per il suo sostegno
ai contadini in difficoltà e ai leader tribali minacciati dalla violenza nelle Filippine.
Una soluzione giusta e pacifica
Le Chiese cristiane deplorano l’uso della forza e chiedono una soluzione "giusta
e pacifica”, ricordando che questi contadini sono stati abbandonati dalle autorità.
Inoltre, il Cca ha ricordato che all’origine delle violenze vi è anche la promessa
non mantenuta da parte dei funzionari governativi di quindicimila sacchi di riso da
destinare agli agricoltori. “Ci uniamo a coloro che si battono per i diritti umani
fondamentali e la giustizia — ha detto il segretario generale del Cca, Mathews George
Chunakara — e sollecitiamo le autorità governative e provinciali affinché attivino
disposizioni adeguate e garantiscano la sicurezza a tutti gli agricoltori che stanno
legittimamente manifestando le loro preoccupazioni. È un peccato che i diritti legittimi
di questa povera gente, che chiede al Governo azioni appropriate al fine di ricevere
assistenza e sostentamento nelle zone devastate dalla siccità, vengano completamente
ignorati”.
Gravi violazioni dei diritti umani dei contadini indigeni
Negli ultimi anni, le violenze contro gli indigeni e gli agricoltori del Mindanao
non accennano a diminuire nonostante il forte impegno della Chiesa cattolica e di
altre confessioni religiose presenti nell’arcipelago. Si registrano, infatti, gravi
violazioni dei diritti umani, commessi da gruppi paramilitari che appoggiano le operazioni
di grandi società straniere e locali. A Mindanao l’occupazione dei territori delle
comunità tribali compiuta dalle forze armate ha costretto molte persone ad abbandonare
le proprie terre. (L.Z)
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