Il 6 e 7 aprile scorsi, una delegazione bilaterale dell’arcidiocesi cattolica della Madre di Dio a Mosca e della Chiesa ortodossa russa, ha visitato il Libano e la Siria per lanciare una serie di iniziative e coordinare gli aiuti umanitari promossi dalle Chiese per sostenere i cristiani in difficoltà. Come si ricorderà la tragedia del Medio Oriente è stata “al centro dello storico incontro di Papa Francesco e del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia durante il loro incontro il 12 febbraio 2016, a L’Avana”. La delegazione - riporta l'agenzia Sir - comprendeva l’arcivescovo Paolo Pezzi, capo dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, lo ieromonaco Stephan (Igumnov), segretario del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e rappresentanti dell’associazione Aiuto alla Chiesa che soffre.
Visita alla città di Zahle, meta di 250mila profughi siriani
Durante la loro permanenza a Beirut, la delegazione ha incontrato il patriarca maronita
Bechara Boutros Ar-Rahi e il nunzio apostolico in Libano, l’arcivescovo Gabriele Giordano
Caccia. La delegazione ha visitato la città di Zahle, la più grande città della Beqaa
Valley, che è diventata meta per 250 mila profughi in fuga dalla Siria. La delegazione
ha anche incontrato i capi delle principali comunità cristiane libanesi, tra cui il
metropolita Antonio di Zahle e Baalbek (Chiesa ortodossa di Antiochia), il metropolita
Issam Darwish (Chiesa melkita).
A Damasco il Patriarca Aphrem II ha informato sulla situazione in Siria
Il 7 aprile, la delegazione cattolico-ortodossa è arrivata a Damasco dove è stata
ricevuta da Mar Ignatius Aphrem II, Patriarca della Chiesa ortodossa siriaca. Il Patriarca
ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa presa dal dall’arcidiocesi cattolica
di Mosca e dal Patriarcato di Mosca ed ha informato la delegazione riguardo alla situazione
attuale in Siria, tra cui la recente liberazione della città di Al Qaryatayn. Aphrem
II ha dato una valutazione al ruolo svolto dalla Russia in Siria esprimendo parole
di gratitudine al popolo russo.
Situazione umanitaria e ripristino di chiese e monasteri distrutti dai
jihadisti
La delegazione ha poi preso parte ad un incontro per fare il punto sulla situazione
umanitaria. I rappresentanti delle chiese siriane presenti hanno chiesto di sostenere
la presenza cristiana nella regione ed hanno sottolineato la necessità di ripristinare
chiese e monasteri. Uno dei compiti prioritari per il prossimo futuro è quello di
compilare un elenco dettagliato dei santuari cristiani, chiese e monasteri distrutti
e danneggiati durante la guerra in Siria. (A.T.)
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