Renzi alla Camera sulle riforme: mi gioco tutto

Renzi alla Camera sulle riforme. Il premier ha detto che al referendum si gioca tutto, “basta vincere”, non importa con quale percentuale. Ma tutta l’opposizione ha deciso di abbandonare l’aula non appena il Presidente del Consiglio ha preso la parola. Giampiero Guadagni

Un passaggio storico, una lezione di dignità che la politica dà al resto della classe dirigente del Paese. Matteo Renzi parla così della riforma costituzionale del Senato e del Titolo V, con un ringraziamento particolare per Giorgio Napolitano. Ma il sesto e ultimo passaggio parlamentare avviene in un'Aula di Montecitorio quasi vuota. Le opposizioni hanno infatti disertato stasera l'intervento del premier, ottimista sull'esito del referendum di ottobre, ma ribadisce: se perdo trarrò le conseguenze e mi dimetterò. Dal nuovo Senato al premierato, Renzi ha risposto punto per punto alle contestazioni di merito alla riforma che, sottolinea, non è stata fatta in modo affrettato: alla fine di tutto saranno passati 30 mesi e migliaia di emendamenti. Una democrazia che non decide, aggiunge il premier, è l'anticamera della dittatura.

Il dibattito era iniziato questa mattina con le proteste di Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega e Sel unite nel chiedere il rinvio del voto finale, che il Pd vuole ottenere entro questa settimana. Stasera a fine seduta la conferenza dei capigruppo  fisserà il calendario dei lavori.