2016-04-11 10:51:00

Catania: assistenza a migranti o turisti con patologie rare


Un anello sanitario per gestire e isolare quei pazienti che presentano sintomi di patologie gravi e trasmissibili. Il progetto è stato presentato al Comune etneo in occasione del convegno euro mediterraneo sulla gestione dell’emergenza infettivologica, organizzato dall’ospedale Garibaldi di Catania. Tre strutture per l’isolamento dei malati e per lo screening sanitario saranno operative nel Porto di Catania, nell’Aereoporto Fontanarossa e presso l’ospedale Garibaldi. Daniele Gargagliano ha parlato delle opportunità fornite dall’anello sanitario con Claudio Pulvirenti, direttore dell’ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Catania, e Sergio Pintaudi, a capo del dipartimento di emergenze dell’ospedale Garibaldi di Catania.

Un sistema che permetterà a Catania di diventare la capitale del sud per quanto riguarda la cura e l’assistenza immediata verso quei malati – migranti o turisti che siano – che presentano sintomi di malattie rare vecchie e nuove, come la tubercolosi o la zika, come spiega il dottor Claudio Pulvirenti:

R. - Catania, in questo momento, è al centro dell’attenzione dei Paesi dell’euro-mediterraneo dell’Europa in quanto è stato creato al porto un modello di accoglienza migranti ed abbiamo implementato i controlli sanitari che servono al migrante nella diagnosi di eventuali patologie, quali - per esempio - la tubercolosi. Abbiamo questo progetto “Diagnosi in banchina”, che permette diagnosi veloci, utilizzando la biologia molecolare.

D. - A Fontana Rossa sono transitati – nello scorso anno – 7 milioni di passeggeri. Quanto è alta l’incidenza di trasmissione di malattie rare, tramite il flusso costante di passeggeri e quanto invece tramite gli sbarchi dei migranti?

R. - Grazie a questa opportunità, a questo canale sanitario, si potrebbe incominciare ad avere anche voli provenienti da zone endemiche. Quindi non possiamo mettere a paragone l’aeroporto con il porto: è ancora troppo presto.

D. - Ma i migranti introducono davvero, nei luoghi di arrivo, patologie rare e pericolose per i cittadini?

R. - La maggior parte dei migranti sono sani. Noi ci occupiamo solo dei migranti che presentano tosse, febbre… Non c’è un rischio specifico, si tratta soltanto di un rischio generico.

Per affrontare le emergenze l’anello sanitario di Catania avrà a disposizione l’unità di alto biocentimento, una tecnologia all’avanguardia a livello mondiale, che permetterà di isolare e assistere i pazienti sia in ambienti chiusi che nel trasporto mobile. Sergio Pintaudi:

R. - Sono delle strutture in cui avviene un trattamento dell’aria in pressione negativa, in maniera tale che eventuali bacilli o agenti infettanti, che si trovano dentro la stanza, non possano fuoriuscire dalla stanza stessa nel momento in cui vengono aperte le porte: essendoci – appunto - una pressione negativa, tutto rimane lì dentro. La peculiarità sta nel fatto che queste strutture non gravano sui Pronto Soccorso. Abbiamo pensato di attrezzare meglio le strutture di Pronto Soccorso e la nostra in particolare, quella dell’Ospedale Garibaldi di Catania, dotandola proprio di una struttura di alto biocontenimento di livello 3, così che si possano trattare in questo tipo di strutture queste patologie di tipo infettivo diffusive, che non hanno necessità, invece, di altra tipologia molto più pregnante per quanto riguarda il trattamento e quelle sono devolute da parte del Ministero della Salute allo Spallanzani e al Sacco: per intenderci patologie tipo Ebola o patologie virali tipo emorragico.

D. – Come sarà gestito in previsione un malato con sintomi da virus zika?

R. - Un paziente affetto da questo tipo di patologia può essere trattato anche dal biocontenimento di livello 3, quello appunto di cui ci siamo dotati noi.

D. – Quali le emergenze sanitarie da affrontare in futuro?

R. – Diciamo che ci dobbiamo preparare per affrontare emergenze sanitarie e patologie infettive che ritenevamo dimenticate ma che oggi tornano alla ribalta per la grande movimentazione e per la facilità di movimentazione che nel mondo esiste: basta prendere un aereo per poter venire da qualunque parte del mondo… Quindi bisogna essere preparati per non dover affrontare mai situazioni disastrose o importantissime, però bisogna che le strutture sanitarie di Pronto Soccorso siano pronte.








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