2016-04-10 13:44:00

Belgio. Abrini terzo uomo aeroporto, ma obiettivo era Parigi


Sarebbe Mohammed Abrini “l’uomo col cappello”, il terzo terrorista del commando responsabile dell’attacco all’aeroporto di Bruxelles del 22 marzo: lo conferma la Procura federale belga, nonostante il parere contrario di un analista dell’agenzia nazionale. I dettagli nel servizio di Roberta Barbi:

Ha lasciato la borsa inesplosa all’aeroporto di Zaventem, poi, prima di rientrare a piedi nel centro di Bruxelles, si è sbarazzato della giacca bianca gettandola tra i rifiuti e del famigerato cappello che avrebbe “venduto”: questi i particolari ammessi da Mohamed Abrini, il 31enne di origini marocchine arrestato venerdì e sospettato di essere il terzo uomo ancora ricercato per l’attentato del 22 marzo scorso. Per lui e per altre tre persone fermate, sono state formulate le accuse di “partecipazione a gruppo terroristico” e “omicidio a scopo terroristico”. Ma ci sarebbero altri particolari inquietanti emersi dalla sua confessione: ad esempio che nel mirino dei terroristi il 22 marzo c’era ancora Parigi; poi su Bruxelles – obiettivo ritenuto più facile e vicino – si è ripiegato dopo la svolta nelle indagini che condussero all’arresto di Salah Abdeslam appena 4 giorni prima della data prescelta. Abrini, che era stato in Siria nell’estate dell’anno scorso, avrebbe partecipato anche agli attentati di Parigi del 13 novembre. Chiarito anche il ruolo di Osama Krayem, lo svedese di origini siriane arrestato assieme ad Abrini: era lui in metropolitana a Malbeek, per assicurarsi che El Bakraoui si facesse esplodere.








All the contents on this site are copyrighted ©.